World Pasta Day 2023: i 5 falsi miti da sfatare secondo il nutrizionista

La Gazzetta dello Sport ECONOMIA

Si celebra oggi, 25 ottobre, la Giornata mondiale della pasta. Vanto dell'alimentazione made in Italy, secondo un'indagine di AstraRicerche il 99% dei connazionali la porta in tavola almeno una volta a settimana, con più della metà che la mangia quotidianamente e un quinto che la consuma 4-5 volte in 7 giorni. Parallelamente spopolano i prodotti "low carb" e le diete iperproteiche, nella convinzione che pasta e carboidrati non siano buoni alleati per chi cerca di perdere peso. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Vorrei sottolineare due elementi cruciali per quel che riguarda il futuro di stoccafisso e baccalà: sviluppo del prodotto e marketing. Credo che abbiamo bisogno di entrambi. Lo abbiamo visto nel corso della giornata di oggi, durante la quale sono state esposte interessantissime presentazioni sia da parte del settore del retail che del food service. (Fatti di Paese)

Tutto, però, dipenderà dal formato dove si potrà scegliere dalla cottura di 18 minuti a quella di 1 minuto, a seconda dell’occasione di consumo. Consapevoli, informati ed esigenti, pronti a dettare legge nel mercato della pasta con regole che riguardano cotture più veloci, formati variegati e packaging sostenibili. (Giornale di Sicilia)

Le atmosfere e le sensazioni che girano intorno a un piatto di pasta sono entrate prima nella letteratura e poi nel cinema, offrendo lo spunto per molti capolavori". Ed è, in assoluto, il cibo più italiano che ci sia, rinomato in tutto il mondo per le sue proprietà nutrizionali e la sua versatilità. (Adnkronos)

In occasione del World pasta day, la Giornata mondiale della pasta, festeggiata il 25 ottobre, h24notizie ha colto l’occasione per intervistare tra Roma e Gaeta passanti, ristoratori ed esperti come il professor Giuseppe Nocca, docente di Scienze degli alimenti, su uno dei simboli dell’alimentazione italiana, il prodotto più apprezzato e consumato del Paese. (h24 notizie)

In più di 1 famiglia su 3 (35%) in Puglia si preparano orecchiette e cavatelli fatti in casa durante l’anno con un ritorno in cucina spinto dalla ricerca di qualità della vita ma anche dal caro prezzi, con la passione per impasti, mattarelli e spianatoia che ha contagiato anche i giovani tra i 18 e i 34 anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nonostante il primato, diversi sono i dibattiti circa la sua origine; c’è chi sostiene che la pasta sia nata in Cina e arrivata in Europa grazie a Marco Polo, che l’ha portata in Italia durante il suo viaggio di ritorno dall’impero del Gran Khan, nel 1295, e chi ritiene invece che l’origine della pasta, così come noi oggi la conosciamo, risale alla dominazione araba in Sicilia. (LaC news24)