Carlo Fidanza indagato per corruzione: l’eurodeputato di Fratelli d’Italia accusato di scambio di favori

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Carlo Fidanza indagato per corruzione: l’eurodeputato di Fratelli d’Italia accusato di scambio di favori Indagato per corruzione dalla procura di Milano l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza.

A cura di Chiara Ammendola. Carlo Fidanza. Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia è indagato per corruzione.

Una mossa che ha permesso a Giangiacomo Calovini, appartenente alla corrente politica dell'europarlamentare di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, di entrare nel Consiglio comunale della città. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

Secondo l'ipotesi accusatoria, l'esponente bresciano del partito guidato da Giorgia Meloni si sarebbe dimesso dalla carica di consigliere comunale "ricevendo in cambio l'utilità rappresentata dall'assunzione del proprio figlio quale assistente parlamentare" proprio di Fidanza. (Liberoquotidiano.it)

L’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza avrebbe convinto un consigliere comunale di Brescia a dimettersi per fare spazio a un suo fedelissimo. Fidanza, 45 anni e originario di San Benedetto del Tronto, è stato consigliere comunale e capogruppo di Fdi a Bruxelles. (Open)

Nell’ipotesi dell’accusa, quindi, Jacopo Acri sarebbe stato assunto da minorenne. Oltre ai documenti sui rapporti tra Fidanza e Acri, i finanzieri hanno acquisito nello studio del commercialista anche documenti su altri suoi collaboratori. (IL GIORNO)

"Sono più che sereno" di Sandro De Riccardis , Luca De Vito. (ansa). Il politico avrebbe indotto alle dimissioni dal consiglio comunale di Brescia il compagno di partito Giovanni Francesco Acri per far insediare il suo fedelissimo Giangiacomo Calovini. (La Repubblica)

Entrambi si sono dichiarati totalmente estranei a qualunque forma di finanziamento illecito, così come Jonghi Lavarini e Fidanza. Le indagini sulla 'lobby nera' sono state recentemente prorogate di altri sei mesi con nuovi iscritti nel registro degli indagati, tra cui il consigliere regionale della Lega Massimiliano Bastoni (BresciaToday)

Se questo fosse reato bisognerebbe controllare in tutti i Comuni d’Italia le ragioni di ogni eventuale dimissione da consigliere comunale e le successive sorti dello stesso e dei suoi familiari. Viene ora indagato per una vicenda che ha del surreale…», ha commentato Ignazio La Russa, parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos. (Secolo d'Italia)