Omicidio di Sanremo: arrestati a Nizza Monferrato i due presunti autori dell'omicidio a colpi di martello

La Nuova Provincia - Asti INTERNO

Tutto è stato imbustato e repertato dalla Polizia Scientifica.

L’uomo è stato massacrato di botte e finito a colpi di martello.

Si attende un comunicato ufficiale dalla Polizia di Sanremo in mattinata.

Massacrato a colpi di martello. Sono astigiani, residenti nel sud della provincia i due rapinatori-omicidi accusati di aver ucciso sabato notte a Sanremo Luciano Amoretti, 76 anni, commerciante di orologi. (La Nuova Provincia - Asti)

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Determinante, per l'individuazione degli autori, oltre al sistema di videosorveglianza della zona dove si trova la residenza di Amoretti, la testimonianza di un vicino di casa. Secondo le prime informazioni dopo averlo picchiato a sangue l'avrebbero ucciso con una mazzetta da muratore. (Il Messaggero)

Lentamente emergono i dettagli di una storia cruenta, che ha visto il 63enne partire da Nizza per andare forse a riscuotere un debito da Amoretti. Rintracciati grazie alle telecamere. A loro i poliziotti sono risaliti grazie ad un avanzato sistema di videosorveglianza installato nella zona in cui si è consumato l’omicidio. (La Nuova Provincia - Asti)

Secondo le dichiarazioni di Bonturi già in parte avvalorate dalle preziose riprese di videosorveglianza, Diottti avrebbe accompagnato in treno il Bonturi fino a Sanremo, poi lo avrebbe aspettato e avrebbero fatto rientro a casa insieme. (La Nuova Provincia - Asti)

era stato arrestato con l'accusa di essere stato il basista di una rapina. “Massacrato di botte, fino a ucciderlo”. Uno dei due, 63 anni, avrebbe confessato l’omicidio compiuto assieme al complice di 50 anni. (Il Fatto Quotidiano)

Meno di 24 ore per dare un nome all'assassino di Luciano Amoretti, ex gioielliere di Sanremo ucciso a martellate nella notte tra sabato e domenica. Ieri mattina i Vigili del Fuoco di Nizza, affiancati dalla Squadra Mobile di Asti e da quella di Imperia, lo hanno rinvenuto, vicino anche i frammenti di due cellulari. (SanremoNews.it)

L’arma del delitto (una mazzetta da muratore) e i cellulari sono stati ritrovati nell’alveo di un fiume vicino a Nizza Monferrato. E’ stato individuato grazie alle telecamere ed al lavoro di ricostruzione degli inquirenti ed alla fine ha confessato il suo crimine. (ATNews)