L'antifascista Mira e il declino dei premi letterari

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Valentina Mira è nata nel 1991, l’anno della fine dell’URSS, del primo telefono cellulare e della vittoria al Premio Strega di Paolo Volponi con “Lastrada per Roma”. Volponi era molto di sinistra ma soprattutto un grande scrittore, ingiustamente dimenticato. A ripercorrere la storia del più importante premio letterario italiano, feudo della sinistra in quanto specchio fedele della nostra editoria, si assiste a una progressiva perdita di qualità. (Liberoquotidiano.it)

Su altri media

Breve riepilogo delle puntate precedenti. Ognuno ha i Vannacci che si merita, e se quello della sinistra è la giovane autrice romana Valentina Mira, beh, tutto sommato poi così male non è andata. (L'HuffPost)

E' anche un pamphlet politico che giustifica l'antifascismo militante e (Secolo d'Italia)

Quando l’autrice di “Dalla stessa parte mi troverai”, ultima improbabile eroina di quell’antifascismo in ritardo di ottant’anni a cui si è ridotto il discorso culturale dell’élite saltimbanca, è venuta al mondo, l’ideologia era morta e sepolta. (Liberoquotidiano.it)

Povera Chiara Valerio. Già, perché se c’è un aspetto divertente della vicenda Mira riguarda proprio il "toto vincitore" del premio Strega 2024. (Secolo d'Italia)

E un libro che, dopo essere finito nella dozzina del concorso letterario, le sta dando anche soddisfazioni di popolarità e di vendita. Tanta polemica attorno a Dalla stessa parte mi troverai di Valentina Mira (Sem), che è tra i dodici finalisti del Premio Strega 2024. (MOW)

Roma, 7 gennaio 1978, cinque giovani militanti del vecchio Movimento Sociale Italiano sono pronti per uscire dalla sede del partito Acca Larentia, nome della stessa via dove è stata aperta nel Quartiere Tuscolano. (Radio Radio)