Italiana travolta da monopattino a Parigi, fermate 2 infermiere

Adnkronos INTERNO

Le due giovani si erano date alla fuga ed erano ricercate da allora.

Le due giovani sono state fermate questa mattina, secondo quanto riferito a Bfmtv dalla procura.

Le due ragazze alla guida del monopattino si erano date alla fuga e un appello a testimoni era stato lanciato per cercare di rintracciarle, mentre veniva aperta l'inchiesta per omicidio involontario

Era stata trasportata incosciente all'ospedale Pitié-Salpêtrière dove è morta due giorni più tardi. (Adnkronos)

Su altri media

Facebook Parigi, italiana investita e uccisa da monopattino: fermate due ragazze. (Notizie - MSN Italia)

Tra loro Miriam, nata a Roma e residente a Parigi, che aveva appena raggiunto dei colleghi di lavoro e stava parlando con un’amica, prima di venire violentemente investita dal monopattino guidato da due ragazze, poi fuggite. (L'HuffPost)

Le due donne sono tuttora in custodia alla Stja, il corpo della Polizia francese che si occupa della gestione incidenti insieme alla Prefettura. Ma non solo: i testimoni, come riporta la stampa francese, hanno anche detto che le due donne alla guida del monopattino sarebbero state ubriache al momento dell’investimento (LA NAZIONE)

Tra loro c'era anche la 32enne originaria di Capalbio, in provincia di Grosseto, e residente a Parigi. La donna aveva appena raggiunto dei colleghi di lavoro e stava parlando con un'amica quando è stata investita dal monopattino guidato da due ragazze, poi fuggite. (Yahoo Notizie)

Miriam, portata in ospedale per le gravi ferite, morì dopo due giorni, il 16 giugno, senza mai avere ripreso conoscenza. Miriam, che da Roma si era trasferita a Parigi, si trovava lungo la Senna, poco dopo la mezzanotte, a chiacchierare con gli amici. (Open)

Miriam uccisa da un monopattino a Parigi: arrestate due infermiere nella banlieue, erano ubriache dalla nostra corrispondente Anais Ginori. (ansa). La ragazza toscana venne investita e le due occupanti della "trottinette" fuggirono senza prestarle aiuto nonostante la loro professione. (La Repubblica Firenze.it)