Elezioni europee, l'Ue apre un'indagine su Meta per scarso contrasto alla disinformazione

la Repubblica ESTERI

Meta starebbe facendo troppo poco per arginare la disinformazione sulle piattaforme social di sua proprietà, Facebook e Instagram. Per questo La commissione europea ha quindi deciso di avviare un procedimento formale per valutare se l’azienda abbia violato la legge sui servizi digitali (il Digital service act) sulla protezione dell’integrità delle elezioni europee, esponendo i cittadini del Vecchio Continente a pubblicità ingannevoli e disinformazione. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

La Commissione europea ha avviato un procedimento formale contro Meta. Le accuse della Commissione europea a Meta La Commissione ha messo nel mirino Meta per tre ipotesi di reato: moderazione pubblicitaria inadeguata sfruttata per interferenze e truffe straniere; inadeguato accesso ai dati per monitorare le elezioni; strumento non conforme per segnalare contenuti illegali. (QuiFinanza)

Nell'anno delle elezioni europee le istituzioni del vecchio continente hanno aumentato la pressione contro le Big Tech: dalle multe fino all'approvazione dell'AI Act (StartupItalia)

L'ombra della propaganda ostile si allunga via social sulle imminenti elezioni europee. L'istanza è motivata dal sospetto che il colosso digitale non abbia rispettato i requisiti per limitare la diffusione online di falsità e di notizie manipolate di provenienza straniera. (ilGiornale.it)

Facebook e Instagram non stanno facendo abbastanza per limitare la disinformazione russa: è, questa, l'accusa rivolta a Meta dall'Unione Europea, intenzionata a capire se la moderazione messa in atto dalle due piattaforme social è sufficiente a contrastare la diffusione di fake news. (HDblog)

La Commissione europea mette gli occhi su Meta. Ha preso il via infatti un procedimento formale per valutare se il fornitore di Facebook e Instagram possa aver violato il Digital Services Act (Dsa). (CorCom)

BRUXELLES- La Commissione europea ha aperto un procedimento formale per valutare se Meta, l’azienda proprietaria di Facebook e Instagram, ha violato la legge sui servizi digitali (Dsa), entrato in vigore il 17 febbraio scorso. (Dire)