Sapienza piovono denunce, ma la protesta non smobilita

il manifesto INTERNO

La stravagante gestione dell’ordine pubblico durante il corteo alla Sapienza di martedì scorso, culminata con l’arresto di due manifestanti, ha avuto due effetti. Entrambi non voluti. Il primo è stato quello di ricompattare il movimento studentesco che da mesi protesta contro i legami tra la Fondazione di Leonardo Med-Or e gli atenei e contro i progetti di ricerca dual use con Israele. IERI, NONOSTANTE LA PIOGGIA, l’assemblea indetta dai collettivi di Sapienza for Palestine era gremita. (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Martedì 16 aprile, il Senato Accademico ha votato contro la richiesta di interruzione delle collaborazioni con Israele, una battaglia che ha coinvolto di recente tante altre università italiane. Si tratta di due esponenti del collettivo Cambiare Rotta, un’organizzazione giovanile comunista. (Open)

Leonardo e Francesca i due ragazzi del collettivo Cambiare rotta in sciopero della fame e incatenati da due giorni all'università La Sapienza, sono stati ricevuti al rettorato dalla rettrice Antonella Polimeni. (Il Piccolo)

Claudio Brigliadori 20 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

In tema guerra in Medio Oriente, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, a margine di un convegno dell'Agidae alla Pontificia Università Urbaniana, ha risposto a una domanda dei giornalisti sui recenti scontri durante le manifestazioni organizzate dagli studenti dell'Università La Sapienza che chiedono di fermare i progetti di collaborazione accademica con Israele sul fronte della ricerca. (Repubblica Roma)

«Sicuramente è stato un passaggio importante - hanno detto in serata, dopo essersi riuniti in assemblea -. Ma non siamo soddisfatti». (Corriere Roma)

Continua lo sciopero della fame dei due attivisti che ieri si sono incatenati alla porta di ingresso del rettorato (LAPRESSE)