Napoli vieta i panni stesi nei vicoli. È scontro sul nuovo regolamento del Comune

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Napoli vieta i panni stesi nei vicoli.

Una norma che, a ben guardare, dovrebbe essere implicita anche nel vivere civile: alzi la mano (di nuovo) chi, passando sotto un balcone, non è finito sotto una pioggerella sgocciolante da una fila di panni stesi.

Si tratta, però, della prima volta in cui una norma che sarebbe più adatta alle regole di un condominio finisce in un regolamento comunale

È scontro sul nuovo regolamento del Comune Il Comune di Napoli si appresta ad approvare, nel nuovo regolamento per il decoro, il divieto di stendere i panni sulla pubblica via se causano “gocciolamento”. (Fanpage.it)

Su altre fonti

De Magistris. "Il sindaco che non c’è finalmente batte un colpo: vieta di stendere i panni sui balconi e le finestre di Napoli e vieta di giocare a pallone. Senza dubbio i panni stesi resteranno, nessuno ha mai pensato di non stendere i panni. (Adnkronos)

Restiamo aggiornati per ulteriori novità su tutte le misure del regolamento sicurezza del Comune di Napoli Tra le “immagini da cartolina” che affiorano alla mente pensando alla città partenopea, c’è sicuramente quella dei panni stesi sui balconi nei vicoli. (Napoli.zon)

Ma cosa si intende per decoro urbano? Decoro urbano e architettonico. Il decoro urbano può influire anche su alcune decisioni condominiali, se parliamo del decoro architettonico di un edificio privato (Immobiliare.it)

I panni stesi resteranno, nessuno ha mai pensato di non stendere i panni anche perché i panni sono stesi così perché nei vicoli stretti di Napoli dove difficilmente entra il caldo del sole, solo in questa maniera si possono asciugare i panni. (Grande Napoli)

A Napoli è scoppiata la polemica sui panni stesi. I vicoli. Nel mondo, i vicoli e le strade strette del centro, dai Quartieri Spagnoli alla Sanità, dalla Pignasecca ai Cristallini. (Il Fatto Vesuviano)

Dalle segrete stanze del Comune di Napoli ha fatto discutere la volontà dell'amministrazione Mandredi di pubblicare un'ordinanza dai rigidi e determinati contenuti, che oltre a disciplinare vendita di alcolici e orari di inquinamento acustico, a limitare la circolazione in monopattino nelle Gallerie monumentali e a stringere le maglie contro il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, per la prima volta doveva intervenire duramente nella complessa materia del decoro urbano. (AreaNapoli.it)