Battaglie in Lega e un mercato che non si ferma: 'FcInterNews' torna su Radio Nerazzurra
Nell'incertezza per un campionato sospeso da tempo e che non si sa come e quando potrà riprendere, restano d'attualità i temi legati ai contrasti interni alla Lega Serie A così come i primi movimenti di mercato delle società, Inter compresa, in vista della prossima annata.
Tutto questo e tanto altro nella puntata odierna di 'FcInternews' su Radio Nerazzurra, con Fabio Donolato e Alessandro Cavasinni. (Fcinternews.it)
Ne parlano anche altri giornali
Il racconto di quella serata nel podcast di Radio Nerazzurra. Una stagione spettacolare, purtroppo macchiata da arbitraggi che hanno anticipato lo scandalo di Calciopoli molti anni prima. (Fcinternews.it)
Alessandro Bastoni temeva di non essere da Inter, non era sicuro di esserne all'altezza. Aveva paura, Alessandro Bastoni. (Calciomercato.com)
"No, il traguardo me lo tengo per l’Inter: tengo a questo club, voglio vincere qui. Bastoni: "Impossibile non pensare all'Europeo in azzurro, ma prima voglio vincere con l'Inter". vedi letture. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il giovane centrale dell'Inter Alessandro Bastoni ha svelato anche il suo sogno a tinte azzurre: "Sarei sciocco a dire che non faccio un pensiero all'Europeo, impossibile non farlo. (TUTTO mercato WEB)
Ma ha grandi mezzi, lo vedi anche quando salta di testa. E grandi maestri: prima ha imparato da Gasperini, in una difesa a tre completamente diversa, senza coperture, ora deve solo seguire le indicazioni di Conte". (Fcinternews.it)
Guardando più lontano, e nello specifico a coloro che sono nati nel nuovo millennio, le stelle azzurre sono altri due calciatori del vivaio nerazzurro: Sebastiano Esposito, la grande scommessa di Antonio Conte, e Lorenzo Pirola, difensore dell’Inter Primavera. (fcinter1908)
I difensori mancini sono merce rara, quelli con qualità importanti di palleggio ancora di più: lui le ha. Da questo punto di vista, in quasi tutte queste cose, Bastoni deve ancora crescere, per diventare un top, anche perché nel nostro calcio alla fine vince spesso chi subisce di meno. (Calciomercato.com)
