Coronavirus, team di ricercatori: "Mutazione lo ha reso più contagioso ma non pericoloso"

Gazzetta del Sud SALUTE

Per questo la versione G risulta dalle tre alle nove volte più contagiosa della D, ha dichiarato David Montefiore della Duke University che con i colleghi ha testato il virus in laboratorio e ha partecipato alla ricerca.

E’ la conclusione di uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori, pubblicato sulla rivista Cell e legato a un precedente lavoro, risalente all’inizio dell’anno, in cui - sulla base delle informazioni relative alle sequenze genetiche - si avvertiva della diffusione di una mutazione del virus. (Gazzetta del Sud)

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La mutazione, chiamata "D614G", provoca un piccolo cambiamento nella glicoproteina, il cosiddetto "picco" che sporge dalla superficie del virus e che utilizza per entrare e infettare le cellule umane. Lo studio ha mostrato che il nuovo ceppo è più contagioso nelle colture cellulari in condizioni di laboratorio. (L'AntiDiplomatico)

La variante D614G di Covid-19 ha preso rapidamente il posto del ceppo dominante subito dopo la sua comparsa, con “un significativo spostamento nella popolazione virale dall’originale al nuovo ceppo del virus”, rilevato dall’analisi di diversi campioni a livello internazionale. (Improntaunika.it)

Salute e benessere. Covid 19, scoperto un nuovo ceppo più contagioso: ecco come agisce Covid 19, scoperto un nuovo ceppo più contagioso: ecco come agisce. (Quotidianodiragusa.it)

Inoltre, gli esperimenti condotti in laboratorio hanno mostrato che questa variante rende il virus dalle 3 alle 6 volte più capace d’infettare le cellule umane. Il coronavirus è diventato più contagioso ma meno aggressivo a causa di una mutazione che si è sviluppata in Europa e diffusa anche negli Stati Uniti divendendo il ceppo più esteso a livello globale. (Money.it)

E una conferma della maggior contagiosità di questo ceppo rispetto a quello cinese arriva anche dai focolai registrati nella Penisola. Una 'spia' del fatto che il virus circola e che, se non si rispettano le misure, si tramette con facilità”. (La Repubblica)

Uno studio ha dimostrato che una mutazione nella proteina spike, D614G, è diventata dominante a livello globale ed è stata osservata in vitro una maggiore contagiosità. Dai dati osservati, il nuovo ceppo sarebbe associato a maggiori carichi virali nel tratto respiratorio superiore dei pazienti. (Sputnik Italia)