Azienda Zero denuncia Crisanti: «Scredita la Regione»

VicenzaToday INTERNO

Nell'esposto si sostiene che il professor Crisanti con le sue critiche screditerebbe l’impianto di prevenzione adottato dalla Regione Veneto in tema di Covid 19.

A breve chiederà di poter disporre dello studio scientifico sui tamponi a cui si riferisce il professor Andrea Crisanti.

Azienda Zero infatti, braccio operativo della Regione, ha denunciato il comportamento del microbiologo, a suo dire diffamatorio visto che il professore è anche un “dipendente”. (VicenzaToday)

La notizia riportata su altri giornali

L’ipotesi di reato è di diffamazione alla Sanità regionale, della quale Crisanti, direttore dell’Istituto di microbiologia dell’Università di Padova, è dipendente. "Non vedo di cosa preoccuparmi, i test rapidi sono stati distribuiti anche dal Governo – aveva dichiarato Flor – (il Resto del Carlino)

Insomma, non sarebbero affatto affidabili. Una circostanza che ha fatto infuriare il Veneto, che da tempo procede anche con i test rapidi, e che ha portato a questo “scontro” (Open)

Il professor Crisanti è stato così iscritto sul registro degli indagati, un atto dovuto da parte della Procura. Procura. Questo nuovo fascicolo d’indagine si aggiunge a quello sui tamponi rapidi portato avanti in gran segreto dalla stessa procura (TrevisoToday)

Il fascicolo, come riferiscono fonti di stampa, è stato aperto all’inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l’ipotesi di diffamazione. Il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero, il braccio operativo della Regione, secondo la quale le critiche dello scienziato al sistema di prevenzione Covid - in particolare l’uso generalizzato dei test rapidi - avrebbe gettato discredito sulla sanità veneta. (L'Arena)

Il Corriere scrive: Il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero, il braccio operativo della Regione, secondo la quale le critiche dello scienziato al sistema di prevenzione Covid - in particolare l’uso generalizzato dei test rapidi - avrebbe gettato discredito sulla sanità veneta. (L'HuffPost)

Di fatto, solo il 23% dei tamponi rapidi acquistati è di terza generazione, ovvero quelli che, secondo il Ministero, mostravano risultati sovrapponibili ai tamponi molecolari Secondo Toniolo, Crisanti avrebbe in più di un'occasione screditato l'operato della Regione e di Azienda Zero. (VeronaSera)