Revoca AstraZeneca, Wiedermann: «Nessun problema sull'efficacia del vaccino, solo calo della domanda»

Alto Adige SALUTE

BOLZANO. Il coordinatore dei progetti di ricerca dell'Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, il Prof. Christian Wiedermann, spiega che la revoca della concessione del vaccino Covis-19 Vaxzevria è stata richiesta del produttore AstraZeneca. «La decisione di ritirare il vaccino utilizzato anche in Alto Adige dal mercato è dovuta esclusivamente al forte calo della domanda. Non ci sono state preoccupazioni per la sicurezza e l'efficacia del vaccino», spiega Wiedermann. (Alto Adige)

Se ne è parlato anche su altri media

Steve Albini, scomparso improvvisamente, era un ultrà che azzannava chi consigliasse cautela nel vaccinare i bambini. Ci si chiede continuamente a chi facevano male queste pozioni sperimentali, ma la domanda va invertita: a chi facevano bene? La leggenda, perpetrata dalle case farmaceutiche che pagano la comunicazione, parla ora di sei, ora di venti milioni di vite salvate, ma intanto escono tutte le magagne, le vergogne per soffocare la pericolosità acquisita delle pozioni. (Il Giornale d'Italia)

Il direttore dell’Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, con una telefonata, si lamenta per le pressioni che dentro al Cts starebbero subendo per allargare la platea dei possibili utilizzatori del vaccino Astrazeneca (Il Giornale d'Italia)

Il 9 maggio si celebra la Giornata della vittoria in Russia. Mentre L'Europa (e la NATO) pensano all'ipotesi di inviare soldati in Ucraina, la Russia riafferma la volontà di collaborare con l'occidente sulla base del rispetto reciproco. (ByoBlu)

Astrazeneca ritira il suo vaccino anti-Covid. La casa farmaceutica inglese, interrogata in tribunale a Londra, ha ammesso per la prima volta l’eventualità “molto rara”, dice l’azienda, di effetti avversi alla somministrazione del vaccino. (Radio Radio)

Carlo Signorelli, presidente del comitato nazionale vaccini (Nitag) nonché professore di Medicina Preventiva al San Raffaele di Milano, lecchese “doc” e grande esperto di vaccini era stato uno dei primi, in tempi non sospetti, ossia il 10 giugno 2021, in piena campagna vaccinale, ad affermare in un’intervista al quotidiano La Provincia di Lecco: «Abbiamo il dubbio non risolto di effetti collaterali gravi per AstraZeneca e abbiamo l’indicazione di consigliarlo solo sopra i 60 anni. (La Provincia Unica TV)

In realtà non si tratta di nulla di nuovo, sono i casi di trombosi e trombocitopenia associati alla somministrazione del vaccino Chadox-nCov-19 di AstraZeneca da febbraio/marzo 2021. Min lettura (Valigia Blu)