Perché Rittenhouse è diventato un idolo della destra?

Corriere del Ticino ESTERI

Kyle Rittenhouse, in questi giorni, è sulla bocca di tutti.

Di una nazione, gli Stati Uniti, sempre più divisa.

Parliamo del diciottenne che, nell’agosto del 2020, uccise due uomini e ne ferì un terzo con un fucile semiautomatico durante una protesta di Black Lives Matter a Kenosha, nel Wisconsin

Riavvolgiamo il nastro: venerdì, Rittenhouse è stato assolto da tutti i capi di imputazione.

Sulla violenza, tratto oramai distintivo del DNA a stelle e strisce senza dover necessariamente scomodare il Far West. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre fonti

Il titolo del Washington Post vale per le proteste che attraversano l’Unione da est a ovest, da New York a Oakland, con epicentro a […] (Il Fatto Quotidiano)

Le associazioni contro il razzismo ribadiscono la richiesta di giustizia per quelle vittime, e sottolineano come negli Usa chi ha la pelle nera sia costretto a subire diseguaglianze perfiono davanti alla legge. (euronews Italiano)

«Se un tizio nero fosse entrato a Kenosha, da fuori città, con un fucile da guerra, uccidendo due persone e ferendone gravemente una terza, il verdetto sarebbe stato molto diverso», scrive Tim O’Brien, editorialista di Bloomberg su Twitter. (La Stampa)

La polizia spara gas lacrimogeni sulla folla. Uno di loro, Anthony Huber, prova a colpire il ragazzo con uno skateboard: a distanza di pochi centimetri, Rittenhouse spara anche a lui. (Rolling Stone Italia)

Caro Beppe, un diciassettenne, Kyle Rittenhouse, l'estate scorsa ha ucciso due persone e ferito una terza a Kenosha, Wisconsin. Scontri su scontri. (Corriere della Sera)

Il presidente Joe Biden stesso, in un comunicato, invita alla calma e alla razionale scelta di accettare la decisione della Corte, pur dicendosi «arrabbiato e preoccupato». E Tom Nichols, ex docente al Naval War College, autore del saggio «Il nemico dentro» (Luiss), repubblicano, concorda: «Vero, e chi tifa per la sentenza lo sa benissimo». (il mattino di Padova)