Cassazione su crocifisso in aula, il prof sospeso per averlo tolto durante le sue lezioni: "Una vittoria: la…

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Cassazione su crocifisso in aula, il prof sospeso per averlo tolto durante le sue lezioni: "Una vittoria: la scuola deve essere inclusiva" di Salvo Intravaia. (ansa). Parla Franco Coppoli, docente in un istituto superiore di Terni.

Dopo una battaglia legale durata 13 anni, si è visto annullare la sanzione disciplinare impostagli nel 2008: un mese senza lavorare e senza stipendio

(la Repubblica)

Su altre fonti

(Fonte tgcom24.mediaset.it) “L’aula può accogliere la presenza del crocifisso – si legge nella sentenza 24414 – quando la comunità scolastica interessata valuti e decida in autonomia di esporlo, eventualmente accompagnandolo con i simboli di altre confessioni presenti nella classe e in ogni caso ricercando un ragionevole accomodamento tra eventuali posizioni difformi”. (Papaboys 3.0)

«Spiace che il crocifisso, nonostante il nobile significato cui rimanda, sia, di tanto in tanto, fatto oggetto di sterili polemiche e inutili contese - dichiara Suor Monia -. E conclude: «Se i laicisti vedono nel crocifisso un simbolo religioso prevaricatore e non rispettoso di chi professa altre religioni, stiano pure tranquilli: è già uscito dalle scuole italiane! (leggo.it)

“È innegabile che quell’uomo sofferente sulla croce non possa che essere simbolo di dialogo”, aggiunge. “I giudici della Suprema Corte confermano che il crocifisso nelle aule scolastiche non crea divisioni o contrapposizioni, ma è espressione di un sentire comune radicato nel nostro Paese e simbolo di una tradizione culturale millenaria”. (MilanoPost)

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Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato che la disposizione del regolamento degli anni venti del secolo scorso – che tuttora disciplina la materia, mancando una legge del Parlamento – è suscettibile di essere interpretata in senso conforme alla Costituzione. (PaeseRoma.it)

“Peccato che i giudici non abbiano ancora mostrato coraggio sotto il profilo della questione discriminatoria verso le altre religioni”, ha sottolineato. Adesso il prof, a distanza di quasi tre lustri, si dice soddisfatto per l’evoluzione della vicenda giudiziaria. (Tecnica della Scuola)