Confcommercio: nel 2021 chiuderà un quarto imprese ristorazione e alloggio

Quindi, città con meno negozi, meno attività ricettive e di ristorazione e solo farmacie e informatica e comunicazioni in controtendenza col segno più.
“Il rischio di non “riavere” i nostri centri storici come li abbiamo visti e vissuti prima della pandemia è, dunque, molto concreto e questo significa minore qualità della vita dei residenti e minore appeal turistico”, aggiunge l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio
“Il Covid acuisce certe tendenze e ne modifica drammaticamente altre: nel 2021, solo nei centri storici dei 110 capoluoghi di provincia e altre 10 città di media ampiezza, oltre ad un calo ancora maggiore per il commercio al dettaglio (-17,1%), si registrerà per la prima volta nella storia economica degli ultimi due decenni anche la perdita di un quarto delle imprese di alloggio e ristorazione (-24,9%)”. (il Fatto Nisseno)
La notizia riportata su altre testate
Il calo delle nuove imprese nate è un fenomeno comune a tutti i territori in Regione: tutte le province presentano il segno «meno». E' drammatica l'ultimissima fotografia sullo stato di salute del terziario in Toscana nella ricerca commissionata da Confcommercio Toscana e realizzata da Format Research. (gonews)
Imprescindibile inoltre un urgente piano di rigenerazione urbana per rilanciare i valori identitari e sociali delle nostre città” “Da questo quadro emerge la prova che le nostre città stanno morendo – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -. (AltaRimini)
Sta crescendo la consapevolezza che è più facile far rispettare le misure di distanziamento e di sicurezza sanitaria all'interno di un locale, piuttosto che nelle piazze e nelle strade dove le persone finiscono per assembrarsi senza alcuna precauzione». (BitontoViva)

Lo guida Alessandro Lupi che avrà al suo fianco, come vicepresidente, Emiliano Bruno. “Ripartire dalla Fipe e, dunque, dalla Confcommercio è una scelta logica perché molte delle nostre richieste vengono discusse direttamente con il Governo”. (Cremonaoggi)
Il nostro grido mai come ora è accorato: “Ora basta, fate lavorare in sicurezza le imprese” "È una responsabilità tanto più impegnativa, - dettaglia Patrignani - perché, dopo l’uscita dall’emergenza sanitaria, non tutto potrà tornare come prima, ha detto Draghi. (CesenaToday)
La situazione di Rimini. L’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio coinvolge anche la città di Rimini, suddivisa attraverso i Cap (Codici di avviamento postale) in area centrale e area non centrale. (RiminiToday)