Caos scuole in Sicilia, la regione le apre ma i sindaci le chiudono

Diretta Sicilia INTERNO

La decisione è arrivata dopo una riunione virtuale a cui hanno partecipato la maggior parte dei sindaci, contrari alla ripartenza delle lezioni in presenza.

I sindaci, dopo un lungo pomeriggio di confronto, hanno firmato una serie di ordinanze fotocopia con le quali tengono chiusi gli istituti per tutta la settimana.

Diversi sindaci non riapriranno le scuole dell’obbligo giovedì 13 gennaio nonostante la task force regionale abbia deciso per la riapertura. (Diretta Sicilia )

Ne parlano anche altri giornali

La Flc-Cgil all’Ansa ha dichiarato che «anche l’associazione nazionale dei presidi si è schierata per il ritorno a scuola senza se e senza ma. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Suraniti ha sottolineato che la Sicilia ha comunque dati pandemici più bassi rispetto alla media nazionale. (CastelvetranoSelinunte.it)

Così recita il comma 5 dell’articolo 50 del TUEL, il Testo Unico degli Enti Locali. La scuole sarebbe dovuta riprendere domani anche secondo il volere del governo Draghi. (Alpauno)

Già la notizia era trapelata ma si attendeva un messaggio ufficiale firmato dai 22 “primi cittadini” della provincia di Caltanissetta. Comunicazione arrivata soltanto alle 19 di mercoledì 12 gennaio (a circa 13 ore dalla riapertura dei portoni delle scuole) con l’ormai prevedibile annuncio della decisione di chiudere gli istituti fino a domenica prossima (16 gennaio 2022). (il Fatto Nisseno)

Nella riunione della task force regionale il ritorno in classe era stato fissato per domani. Caos sulla riapertura delle scuole in Sicilia. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

La decisione è scaturita dall'assemblea dell'Anci organizzata dopo la decisione del governo regionale di riaprire le scuole domani in seguito alla riunione della task force. (Ansa)

- PALERMO, 12 GEN - Cresce il numero di contagi in Sicilia: i casi sono 13.048 a fronte di 62.875 tamponi processati. D'accordo sulla riapertura il direttore scolastico regionale, Stefano Suraniti e l'associazione nazionale dei presidi. (Ansa)