Paola Cortellesi, Emanuela Fanelli e la sorellanza senza retorica

Poche frasi che, però, racchiudono la complicità, la stima e l'affetto reciproco che provano l'una nei confronti dell'altra. E, se guardando il film, era risultato chiaro a noi spettatori che tra le due ci fosse un'intesa vera, non recitata a favor di copione, dopo ieri sera non abbiamo avuto alcun dubbio in merito. «Io e Paola siamo amiche davvero. Ci siamo conosciute sul set del film di Massimilano Bruno Gli ultimi saranno ultimi, e dopo un paio d’anni è iniziata un’amicizia profonda», ha raccontato Fanelli qualche tempo fa. (Vanity Fair Italia)

Su altri giornali

Il presidente dell'Anica, Francesco Rutelli, commenta così con l'AdnKronos l'esito dei David di Donatello che ieri sera, in diretta televisiva su Rai 1, hanno premiato 'Io Capitano' di Matteo Garrone con sette riconoscimenti e 'C'è ancora domani' con sei. (Adnkronos)

David 69, l’autodeterminazione femminile di Paola Cortellesi si arresta ai piedi del podio: anziché lei capitana, è Io capitano di Matteo Garrone, che si aggiudica i tre premi principali, film, regia (Cortellesi non concorreva) e produzione. (Il Fatto Quotidiano)

Officiata dal presidente di sinistra che ha fatto un discorso apparentemente istituzionale, in realtà molto chiaro per chi ha voglia di intendere: il cinema è faccenda di sinistra, altre voci, altre ispirazioni non rilevano, non vanno calcolate, e in quanto di sinistra il cinema deve essere lasciato libero – nessun controllo, dice Mattarella, almeno in questa circostanza – di sviluppare la sua propaganda, si capisce adeguatamente sovvenzionato dallo Stato che anche in questo modo alimenta se stesso. (Nicola Porro)

Un vestito rosso fiammante come i colori dell’Africa e un sorriso smagliante. «Un film di grandissima qualità che non può fare a meno di trascinarci d… (La Repubblica)

E negli occhi l’immagine dell’Italia e della comunità che lo ha accolto nel 2009. La Costa d’Avorio nel cuore. (ilmattino.it)

A dimostrare che questa 69a edizione dei David di Donatello fosse di segno femminile, basterebbe il fatto che a correre con ben diciannove candidature ci fosse il filmdiretto da una donna, l’esordiente Paola Cortellesi, con protagonista una donna e i diritti delle donne. (Il Centro)