176.400 imprese in sofferenza. E rischiano di cadere nelle mani degli usurai.

L'Adige di Verona ECONOMIA

La maggior parte delle aziende in sofferenza, il 32,9% totale, è al sud.

Perciò è importante che la richiesta della Cgia di Mestre venga recepita dal governo

Individuate le imprese in difficoltà si offrono come soci di capitale e rapidamente se ne impadroniscono.

imprese sono in sofferenza e sono state segnalate alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia.

Molte volte per la disperazione e non sapendo più che pesci pigliare facile cadono nelle mani degli usurai e quindi della delinquenza organizzata che dall’usura trae enormi guadagni. (L'Adige di Verona)

Ne parlano anche altre testate

Le province meno interessate da questo fenomeno, invece, sono quelle che, in linea di massima, sono le meno popolate: come Rovigo (con 746 aziende segnalate alla Centrale Rischi) e Belluno (360) Parliamo di società non finanziarie e famiglie produttrici che sono state segnalate come insolventi dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. (RovigoInDiretta.it)

Lo afferma la Cgia, secondo cui Roma, Milano, Napoli e Torino sono le realtà territoriali maggiormente in difficoltà. "Cifre importanti che, però - afferma la Cgia - andrebbero implementate: il Covid, purtroppo, ha spinto molte aziende sull’orlo del fallimento (AGI - Agenzia Italia)

Tra giugno 2020 e lo stesso mese di quest’anno l’incremento è stato del +3,7 per cento Sono poco più di 12.000 le imprese del Veneto che si trovano in sofferenza; precisamente 12.234. (Venetoeconomia)

Una condizione che secondo la Cgia di Mestre ne mette in pericolo l’esistenza o peggio ancora le espone al rischio usura. – Intervistati PAOLO ZABEO (COORDINATORE UFFICIO STUDI CGIA) (Servizio di Filippo Fois). (ANTENNA TRE)

Tra giugno 2020 e lo stesso mese di quest’anno l’incremento è stato del +3,7%. Sono poco più di 12.000 le imprese del Veneto che si trovano in sofferenza; precisamente 12.234. (Veneto Report)

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