Baby Reindeer: l'ultimo successo di Netflix avrà una seconda stagione?

Di tanto in tanto, uno streamer rilascia in sordina una serie che sconvolge il mondo e lo prende d’assalto. Da Squid Game a Virgin River e persino Bridgerton, nessuno a Netflix si sarebbe aspettato che queste serie catturassero l’attenzione come hanno fatto, e questa tendenza è tornata a manifestarsi con Baby Reindeer di Richard Gadd. Già entrata nella Top 10 di Netflix negli Stati Uniti e addirittura al primo posto nel Regno Unito, la narrazione intrecciata e tristemente vera di Baby Reindeer ha fatto parlare di sé, con le sue premesse selvagge e la sua prima stagione ricca di colpi di scena, tra le più avvincenti che si siano viste da qualche tempo a questa parte. (Cinefilos.it)

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Poorneema Devi Bunjun è solo transitata dall'aeroporto di Zurigo, ma ciò è bastato per vedersi infliggere una multa di 350 franchi. KEYSTONE/© KEYSTONE / ALEXANDRA WEY All'aeroporto di Zurigo-Kloten, una cittadina canadese in transito è stata multata per ingresso illegale in Svizzera. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Harvey offrirà il suo punto di vista sul successo della serie creata da Richard Gadd che sta ottenendo record di visualizzazioni su Netflix. (BadTaste.it Cinema)

Li abbiamo ricostruiti con la psicoterapeuta Annalisa Pellegrino. In poche settimane Baby Reindeer è stata vista da più di 22 milioni persone. (Fanpage.it)

Baby Reindeer: Fiona Harvey, che ha ispirato il personaggio di Martha, sarà intervistata da Piers Morgan

"Lo querelo”, queste le parole della donna che si presume si celi dietro alla figura femminile della serie TV di successo di Netflix. (Sky Tg24 )

La vera stalker che ha ispirato il creatore e interprete Richard Gadd è uscita allo scoperto proprio pochi giorni fa. “Lo querelo!” ha annunciato sui social la donna che, a quanto sembra, è la vera figura femminile che si cela dietro alla protagonista della serie di grande successo targata Netflix (Trash Italiano)

Baby Reindeer, la serie originale Netflix, sta facendo un gran rumore: è sulla bocca di tutti, o meglio, dovrei dire «è sulle bacheche di tutti». E ben venga se questo serve a far parlare di trauma. La serie, infatti, mette in evidenza come un’esperienza dolorosa riesca a entrare a far parte di noi fino a condizionarci nella nostra identità, nel nostro orientamento sessuale, nelle nostre attitudini, fino a dettare le nostre scelte amorose. (Psicoadvisor)