Giustizia, Mulè (Forza Italia) rilancia la separazione delle carriere

L'Opinione delle Libertà INTERNO

“Nel nostro sistema che è di tipo accusatorio, non c’è parità tra accusa e difesa”. Lo afferma Giorgio Mulè, in un’intervista alla Stampa. Il vicepresidente della Camera, esponente di spicco di Forza Italia, sostiene l’importanza della separazione delle carriere. “Va fatta. I magistrati che giudicano rispetto a quelli che indagano devono avere un Dna culturale e di formazione diverso”. Secondo Mulè, le misure saranno pronte “entro le Europee. (L'Opinione delle Libertà)

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L’appuntamento è importante, il 36esimo congresso dell’Associazione nazionale magistrati: per la prima sessione, prevista per oggi pomeriggio al Teatro Massimo, è annunciata la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Senato Ignazio La Russa. (La Repubblica)

È questo l'allarme lanciato dal presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, sul tentativo della politica di restringere il campo entro il quale la magistratura può intervenire. "È venuto in rilievo il timore di un progressivo indebolimento dei presìdi culturali che dovrebbero inibire la pretesa delle maggioranze di governo che decisioni di tribunali e corti non contrastino o addirittura si adeguino ai loro programmi e fini". (L'HuffPost)

Lo dice il presidente dell'Anm Santalucia intervenendo al 36esimo convegno dell'Associazione Nazionale Magistrati. "Il progetto di separazione delle carriere, portato avanti con ostinazione pur dopo che la separazione delle funzioni è stata dilatata all'estremo, reca con sé il germe dell'indebolimento della giurisdizione, almeno quella penale". (Il Messaggero Veneto)

"Il progetto di separazione delle carriere, portato avanti con ostinazione pur dopo che la separazione delle funzioni è stata dilatata all'estremo, reca con sé il germe dell'indebolimento della giurisdizione, almeno quella penale". (l'Adige)

La prima:… Gentile direttore, sul quotidiano da Lei diretto nella giornata di ieri Donatella Stasio ha definito le carriere separate un attacco alla democrazia, rivolgendo un insistito invito agli «avvocati democratici» a «difendere la magistratura». (La Stampa)

È una politica che ha perso la capacità di coinvolgimento dei cittadini in progetti condivisi quella che accusa la magistratura di protagonismo e singoli giudici per la costituzionale attività di interpretazione della legge (con riverberi che vanno dall’ispezione ministeriale a Milano per la fuga di Artem Uss alle contestazioni della giudice Apostolico per la disapplicazione delle norme sul trattenimento dei migranti). (NT+ Diritto)