Operazione Leonida, perquisizioni anche in Versilia

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L'inchiesta delle fiamme gialle emiliane che ha portato all'arresto di un imprenditore, a 5 interdizioni e 14 avvisi di garanzie nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti, ha portato ad una perquisizione in una villa di Forte dei Marmi Escort di lusso, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel e cene costose nonché buoni carburante e biglietti per le partite di calcio in cambio di appalti affidati in via esclusiva per lo smaltimento dei rifiuti. (NoiTV - La vostra televisione)

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Reggio Emilia, 16 aprile 2024 – Anche un generale dell’Esercito coinvolto nell’Operazione Leonida della Guardia di Finanza e della Procura di Reggio Emilia contro la corruzione nelle pubbliche commesse dell’agenzia Aid, ente vigilato dal Ministero della Difesa. (il Resto del Carlino)

La Guardia di Finanza, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, ha accertato la natura particolare dei rifiuti militari che Esa trattava nello stabilimento Aid di Noceto (Pr). (LA NAZIONE)

Escort, champagne, biglietti per le partite di calcio e pernottamenti in hotel di lusso in cambio di appalti per lo smaltimento dei rifiuti in via esclusiva a un'azienda reggiana: con questa accusa sono state eseguite cinque misure cautelari nell'operazione Leonida che ha coinvolto 90 finanzieri nelle province di Reggio Emilia e Parma, Verona, Brescia, Lucca, Livorno, Sassari, Roma e Siena. (Liberoquotidiano.it)

Il direttore generale e l’ex direttore tecnico di Sei Toscana risultano indagati nell’ambito dell’operazione “Leonida”, promossa dalla Procura di Reggio Emilia per presunti reati di corruzione e sfruttamento della prostituzione in un giro, ipotizzato dagli inquirenti, di escort di lusso, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel e cene costose nonché buoni carburante e biglietti per le partite di calcio offerti in cambio di appalti affidati in via esclusiva per lo smaltimento dei rifiuti. (RadioSienaTv)

– Cene di lusso e festini con escort, oggetti di design, buoni carburante e biglietti per lo stadio, soggiorni in ville a Forte dei Marmi e in Sardegna, ma anche mazzette e consulenze, sarebbero stati il prezzo della corruzione per far ottenere alla società Esa (Ecologia Soluzione Ambiente) di Bibbiano commesse da pubblici ufficiali, tra cui due graduati dell’Esercito. (LA NAZIONE)

Le intercettazioni hanno giocato una parte fondamentale nell’indagine, sia per ricostruire gli escamotage che sarebbero stati utilizzati per affidare ad Esa le commesse, sia per comprendere quale fosse la contropartita ricevuta dai pubblici ufficiali e dalle persone incaricate di pubblico servizio. (LA NAZIONE)