F1, GP Cina: quando nel 2004 fu abbattuta un'altra frontiera. E ora si riparte a Shanghai

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Vent'anni anni dopo il primo GP cinese e dopo quattro stagioni dall'ultima gara qui, il ritorno a Shanghai è vissuto dai protagonisti quasi come una prima volta perché non si gareggia su questo circuito dal 2019 e nel frattempo sono cambiate macchine e condizioni della pista. In più per la prima volta in stagione si disputerà la gara Sprint con il format che è stato ancora una volta rivisto. Tutto il weekend live su Sky e in streaming su NOW Nel 2004 la F1 abbatté una frontiera correndo per la prima volta in Cina. (Sky Sport)

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La Formula 1 riaccende i motori dopo una settimana di pausa, per volare in Cina. La pandemia di coronavirus e i suoi strascichi hanno costretto gli organizzatori a rimandare il ritorno in Cina, che finalmente riaprirà le porte dei propri confini e permetterà ai suoi appassionati di vivere un Gran Premio dal vivo. (Quotidiano Sportivo)

Alla scoperta di Shanghai, in un GP di Cina complesso perché con pochissimo tempo spendibile sulla messa a punto della monoposto. Un'ora di libere 1 e sarà subito parco chiuso all'inizio della qualifica Sprint, fino al termine della gara breve del sabato. (Autosprint.it)

Arrivano importanti aggiornamenti sulla situazione legata allo stadio Diego Armando Maradona. Le ultime sul dossier dell’UEFA. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Sono gli effetti del nuovo format F1 Sprint, che debutta in pista proprio a Shanghai e complica i piani dei protagonisti del Mondiale su un circuito assente dal calendario dal 2019: una sfida, appunto, per gli ingegneri delle squadre chiamati a trovare un compromesso di assetto con pochi dati a disposizione, ma potenzialmente una manna per gli appassionati considerando quanto lo spettacolo sia spesso naturale conseguenza dell’incertezza. (La Gazzetta dello Sport)

A cinque anni di distanza dall'ultima volta, e dopo quattro edizioni saltate, il GP Cina è pronto a tornare in calendario: sarà come correre su una pista nuova, con l'imprevedibilità che verrà aumentata dal nuovo format della sprint al debutto proprio a Shanghai (Autosprint.it)

Albon, Russell e Zhou hanno scelto di utilizzare dei caschi molto particolari per il Gran Premio della Cina. Quello del thailandese raffigura un panda, il britannico ha voluto omaggiare il calendario cinese, mentre il pilota di casa la città di Shanghai (Sky Sport)