David di Donatello, Paola Cortellesi ringrazia una spettatrice genovese

Ha fatto capolino anche Genova nella cerimonia di premiazione dei David di Donatello, gli Oscar italiani, che ha visto il trionfo di 'Io capitano' di Matteo Garrone che dopo aver conquistato alla Mostra di Venezia dell'anno scorso il Leone d'argento per la regia si è portato a casa sette premi tra cui il più importante, quello per il miglior film. Ma grande successo ha ottenuto anche l'esordiente (alla regia) Paola Cortellesi con 'C'è ancora domani', la vera sorpresa di questa stagione cinematografica, il top degli incassi con quasi trentasette milioni di euro, che ha vinto sei premi tra cui Miglior Esordio alla Regia e Miglior Attrice Protagonista. (Primocanale)

La notizia riportata su altri giornali

A dimostrare che questa 69a edizione dei David di Donatello fosse di segno femminile, basterebbe il fatto che a correre con ben diciannove candidature ci fosse il filmdiretto da una donna, l’esordiente Paola Cortellesi, con protagonista una donna e i diritti delle donne. (Il Centro)

David 69, l’autodeterminazione femminile di Paola Cortellesi si arresta ai piedi del podio: anziché lei capitana, è Io capitano di Matteo Garrone, che si aggiudica i tre premi principali, film, regia (Cortellesi non concorreva) e produzione. (Il Fatto Quotidiano)

Un momento di "vibrante vitalità", rappresentato dalla presenza di film "molto belli che avrebbero potuto tutti vincere". Il presidente dell'Anica, Francesco Rutelli, commenta così con l'AdnKronos l'esito dei David di Donatello che ieri sera, in diretta televisiva su Rai 1, hanno premiato 'Io Capitano' di Matteo Garrone con sette riconoscimenti e 'C'è ancora domani' con sei. (Adnkronos)

Maricetta Lombardo, classe 1964, agrigentina, ha vinto il David di Donatello per il miglior suono in presa diretta nel film più premiato, “Io capitano” di Matteo Garrone, regista con il quale ha già conquistato altri due David con Gomorra e Dogman. (La Repubblica)

È così, con questo dualismo, che convive da 15 anni Kouassi Pli Adama Mamadou, quarantenne, attivista e leader del movimento migranti e rifugiati di Caserta, premiato ai David di Donatello per il film “Io Capitano” del regista Matteo Garrone, che a lui si è in parte ispirato per raccontare questa storia. (ilmattino.it)

La liturgia, del genere grottesco lugubre, per i David di Donatello ha confermato la perennità egemonica della sinistra. (Nicola Porro)