Istat: da settembre a ottobre + 35mila occupati, ma sono solo uomini

TG La7 ECONOMIA

Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020) il numero di occupati è inferiore di quasi 200 mila unità.

Il tasso di disoccupazione a ottobre sale di 0,2 punti sul mese fissandosi al 9,4%.

Prosegue anche il calo dei lavoratori indipendenti: a ottobre erano 4 milioni 920mila con un calo di 9mila unità su settembre e di 132mila unità su ottobre 2020

economia. Gli ultimi dati Istat sul lavoro certificano una crescita di 35 mila posti a ottobre su settembre, si tratta di soli uomini. (TG La7)

La notizia riportata su altre testate

Lo certifica Istat secondo cui a ottobre l’occupazione è cresciuta in Italia di 35mila unità rispetto a settembre ma l’incremento riguarda solo gli uomini (+36mila). «Nel mese di ottobre - ha spiegato l’Istat - prosegue la crescita dell’occupazione osservata a settembre, con un aumento in due mesi di oltre 140 mila occupati; rispetto a gennaio 2021. (Corriere della Sera)

A ottobre l'occupazione cresce di 35mila unità nel complesso su settembre ma l'aumento riguarda solo gli uomini (+36mila). Il lavoro aumenta, ma per chi? (Il Messaggero)

"Nel mese di ottobre prosegue la crescita dell'occupazione osservata a settembre, con un aumento in due mesi di oltre 140 mila occupati; rispetto a gennaio 2021, l'incremento supera i 600 mila occupati ed è dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente. (Milano Finanza)

A crescere, infatti, sono le persone in cerca di lavoro, mentre calano gli inattivi. Dalle rilevazione Istat, quindi, emerge come il dato sia legato al calo degli inattivi: sono 79mila in meno rispetto a settembre e 425mila in meno su ottobre 2020. (La Stampa)

Nello specifico, i posti di lavoro sono cresciuti di 35mila unità (+0,2%) e 36mila dei nuovi occupati sono uomini. La componente femminile, invece, è rimasta sostanzialmente stabile. (TIMgate)

Un segnale incoraggiante arriva dall’occupazione giovanile: gli occupati under 25 sono 38mila in più nel mese di ottobre rispetto a settembre e 129 mila in più in un anno. Stesso andamento per la disoccupazione con un calo su base annua di appena 22mila unità per la componente femminile e di 117mila per quella maschile. (Avvenire.it)