Gran Bretagna, scattati i rastrellamenti di immigrati illegali: l'ultimo jolly elettorale per Sunak

Corriere della Sera ESTERI

Sono scattati in questi giorni i rastrellamenti di immigrati illegali in Gran Bretagna: molti di loro, donne incluse – non si sa quanti in tutto finora – sono già stati arrestati e avviati a centri di detenzione in attesa di essere deportati in Ruanda, in base alla nuova legge entrata in vigore la settimana scorsa. Almeno 800 funzionari dell’immigrazione sono coinvolti nell’operazione: ma stamattina sono intanto scattate le prime proteste. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida. Il piano e l’accordo firmati tra il Regno Unito e il Ruanda rappresentavano una delle priorità del Governo conservatore di Rishi Sunak già nel 2022 e sono diventati (LaGuida.it)

Nel Regno Unito stanno iniziando i rastrellamenti dei migranti che, nei prossimi tre mesi, dovrebbero essere mandati in Ruanda, come parte del nuovo programma di appalto al Paese della gestione delle pratiche di asilo. (Today.it)

Almeno 800 funzionari dell’immigrazione sono coinvolti nell’operazione: ma stamattina sono già scattate le prime proteste. (Il Primato Nazionale)

La sentenza si concentrava sul principio giuridico di non respingimento, conosciuto a livello internazionale come non-refoulement: si tratta di un principio fondamentale del diritto internazionale che vieta al paese che riceve richiedenti asilo di rimandarli in un paese in cui sarebbero in probabile pericolo di essere perseguitati per “razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica”. (Il Fatto Quotidiano)

Fonte: Home Office – Regno Unito Nel Regno Unito sono cominciati i primi arresti dei migranti destinati a essere trasferiti in Ruanda. Lo ha reso noto, mercoledì scorso, il governo britannico, il quale prevede di avviare le deportazioni verso il Paese africano nelle "prossime nove o undici settimane". (Fanpage.it)

Pugno di ferro della polizia britannica a Londra contro gruppi di giovani e di attivisti dei diritti umani che cercavano di ostacolare le detenzione di alcuni migranti: richiedenti asilo giunti illegalmente sulle coste inglesi e candidati dal governo Tory di Rishi Sunak a essere trasferiti in Ruanda nel quadro del controverso piano concordato a pagamento con il Paese africano e con l'obiettivo di cercare di dissuadere gli sbarchi "dei clandestini" attraverso la Manica nel nome della promessa elettorale (rimasta finora in larga misura sulla carta) di un giro di vite post Brexit sull'immigrazione. (Il Messaggero Veneto)