Il Regno Unito inizia le deportazioni in Ruanda: una mossa controversa

Nel novembre 2023, la Corte Suprema del Regno Unito ha dichiarato illegale il piano del governo britannico di deportare in Ruanda i richiedenti asilo, indipendentemente dalla loro nazionalità, che erano arrivati illegalmente in Gran Bretagna. La sentenza si basava sul principio giuridico di non respingimento, noto a livello internazionale come non-refoulement. Questo principio fondamentale del diritto internazionale vieta ai paesi che ricevono richiedenti asilo di rimandarli in un paese in cui sarebbero probabilmente in pericolo di essere perseguitati per "razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica".

"Operazione di espulsione in corso"

Nonostante la sentenza della Corte Suprema, il governo britannico ha iniziato recentemente a deportare immigrati illegali in Ruanda, secondo una nuova legge entrata in vigore la settimana scorsa. Questa operazione ha coinvolto almeno 800 funzionari dell'immigrazione e ha già portato all'arresto di molti immigrati, comprese donne, che sono stati trasferiti in centri di detenzione in attesa di essere deportati in Ruanda.

"Proteste e polemiche"

L'operazione di espulsione ha suscitato proteste. I video dei furgoni della polizia che prelevano migranti irregolari dalle loro abitazioni per trasferirli in Ruanda sono stati diffusi, suscitando polemiche. Molti accusano il governo britannico di aver dimenticato la protezione dei migranti.

"Il contesto politico"

Queste azioni si svolgono in un contesto di elezioni generali imminenti nel Regno Unito. I sondaggi non sono favorevoli per il partito del primo ministro Sunak, e molti ritengono che queste misure siano un tentativo di guadagnare consenso tra gli elettori preoccupati per la questione dell'immigrazione. Dopo aver ottenuto il Royal Assent del re Carlo per la nuova legge, il governo ha deciso di procedere con le deportazioni.

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