Addio al grande pianista Maurizio Pollini

“Come possiamo sapere se abbiamo compreso il senso di una musica? Dall’emozione che ci procura”. Era raccolto in queste parole il significato della vita stessa di Maurizio Pollini, uno dei grandi musicisti del nostro tempo e punto di riferimento fondamentale nel panorama artistico del Teatro alla Scala per oltre cinquant’anni, scomparso oggi all’età di 82 anni a Milano. Molto selettivo, per sua stessa ammissione, nella scelta del repertorio, esteso anche se non particolarmente variegato, il pianista e direttore d’orchestra milanese è soprattutto noto per le sue interpretazioni di Beethoven, Chopin, Schubert, Schumann e della seconda scuola di Vienna (Schönberg, Berg e Webern). (Musicalnews.com)

Su altri media

Nato a Milano nel 1942, era malato da tempo e per motivi di salute aveva cancellato gli ultimi concerti in programma. È morto nella mattinata di sabato il pianista Maurizio Pollini. (Il Sole 24 ORE)

– Profondo cordoglio del Maggio Musicale Fiorentino per la morte di Maurizio Pollini, leggenda del pianoforte, è espresso nei canali social ufficiali: «Facciamo fatica a crederlo: una delle figure artistiche più importanti del pianismo mondiale, un grandissimo interprete tra i massimi del nostro tempo, uno studioso delle note, il pianoforte nel cuore e nelle dita: Maurizio Pollini, si è spento oggi. (LA NAZIONE)

A Milano era nato dall’architetto razionalista Gino Pollini e dalla musicista Renata Melotti, a Milano se ne è andato; in mezzo una carriera internazionale che lo ha portato a tutte le latitudini, sublime interprete fra l’altro di Bach, Chopin, Debussy in un repertorio che spaziava in tutta la letteratura pianistica anche contemporanea. (La Voce di New York)

È morto a Milano all'età di 82 anni Maurizio Pollini, uno dei più importanti e noti pianisti italiani. Nel 2007 vinse il Grammy Award per la "Miglior interpretazione strumentale solista" proprio per i suoi "Notturni" di Chopin (La Provincia di Cremona e Crema)

Fuortes entra in carica dopo circa un anno di commissariamento della fondazione lirico-sinfonica, affidato a Onofrio Cutaia, che in breve tempo ha risanato i conti economici e ripianato il buco di bilancio della gestione affidata nel 2019 ad Alexander Pereira (finito sotto inchiesta della magistratura per peculato a causa delle ‘spese allegre’). (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

“Il Sovrintendente Dominique Meyer, il Direttore Musicale Riccardo Chailly, i professori dell’Orchestra e i lavoratori scaligeri sono accanto alla moglie Marilisa, al figlio Daniele e a tutta la famiglia. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)