La storia del vaporetto affondato con l'alta marea del 12 novembre

Il Gazzettino INTERNO

Ora i proprietari, tre amici cinquantenni, tutti veneziani, sono in contatto con le istituzioni per tornare al punto partenza prima del 12 novembre e continuare il restauro del battello.

Una settimana dopo l’Aqua Granda, aspettando la giusta marea i tre proprietari hanno tentato un primo recupero del mezzo, andato a vuoto.

Il vaporetto della Giudecca così è l’ennesimo simbolo di una notte da tregenda, nella quale Venezia ha rivissuto l’incubo del 1966.

Quel vaporetto, ora simbolo di una Giudecca ancora ferma alla notte più buia della storia recente di Venezia, non è stato dimenticato, anzi. (Il Gazzettino)

Su altri giornali

Al di là di 98 metri quadrati in via Torre Belfredo a Mestre, del valore di 174.700 euro, ecco l'elenco delle disponibilità in centro storico a Venezia. «Questi futuri introiti ha spiegato Zaia si aggiungeranno agli oltre 25 milioni ricavati da precedenti vendite di immobili di proprietà regionale. (Il Gazzettino)

Inevitabili i problemi per la navigazione nei canali interni. Venezia, basse maree eccezionali: molti i canali in secca. Si chiamano "seche dea Befana": Si tratta di uno dei fenomeni consueti nel mese di gennaio. (TGR – Rai)

E fino a quando il pool di ingegneri non avrà concluso il suo lavoro l’ovovia non potrà essere toccata. Ora se anche il consulente del Tribunale confermasse le conclusioni del perito della Procura contabile, il Comune potrebbe chiedere i danni per i costi dell’opera. (Il Gazzettino)

La pattuglia del commissariato San Marco lo ha intercettato, successivamente è stato identificato dagli uomini di una volante e portato in questura, dove è stato denunciato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento. (VeneziaToday)

Un opposto se si pensa alla marea record che il 12 novembre ha toccato i 187 centimetri mettendo in ginocchio la città. Piu’ recentemente, invece, un -66 è stato registrato il 29 dicembre 2016 e il -66 del 30 gennaio 2018. (Meteo Web)

Un fenomeno contrario alla marea record del 12 novembre che ha toccato i 187 centimetri mettendo in ginocchio la città. Secondo fonti del’amministrazione comunale le zone maggiormente interessate dall’ acqua bassa sono i sestieri di San Polo e Santa Croce con qualche problema per i servizi di emergenza come il passaggio delle idroambulanze e dei vigili del fuoco. (L'Arena)