Kaja Kallas: “L'obiettivo del Cremlino è spaventare i paesi occidentali”

TRT ESTERI

La prima ministra estone Kaja Kallas, osservando che la Russia ha paura della NATO, ha dichiarato che la Russia non attaccherà se l'Europa rimarrà forte. Kallas ha sottolineato che l'obiettivo del Cremlino è spaventare i paesi occidentali. "Sono maestri nell'instillare la paura nelle società e nel rappresentare una minaccia per diversi paesi", ha affermato Kallas, citando come esempio i legami del Cremlino con il movimento anti-vaccini in Europa durante la pandemia (TRT)

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«Abbiamo ascoltato il messaggio di Zelensky: lui è sempre molto duro e fa bene perché sta subendo un’aggressione e perché ha bisogno di un sostegno maggiore. Al termine della due giorni del Consi… (La Stampa)

Nonostante le promesse e le dichiarazioni d’intenti, l’Unione europea non è riuscita ad avviare un processo di riforma dei Trattati che permetta di superare, ad esempio, la complicata questione del potere di veto in sede di Consiglio Ue. (Il Fatto Quotidiano)

L’accordo si è trovato sulla richiesta di una «tregua umanitaria per il cessate il fuoco» a Gaza e sul via libera ai negoziati di adesione per la Bosnia-Erzegovina. Avanza inoltre la discussione sulle nuove possibili forme di finanziamento del riarmo europeo e delle forniture militari a Kiev. (Il Manifesto)

La Russia di Putin è stata ed è la fonte principale del cambiamento in corso, ma non è l’unico Paese che contribuisce al disordine. Dopo due giorni di discussione, giovedì e venerdì scorso, il Consiglio europeo (dei capi dei 27 governi nazionali) si è concluso con 45 raccomandazioni quasi-esclusivamente focalizzate sulla guerra. (Il Sole 24 ORE)

Massicci attacchi notturni con missili terrestri, marittimi e aerei, fanno almeno cinque morti e lasciano gran parte del paese al buio. Colpita una delle due linee elettriche che alimentano la centrale nucleare ucraina di Zaporizhia, in mano alle forze russe, poi ripristinata. (L'HuffPost)

Il Consiglio europeo di giovedì 21 marzo fa proprie le preoccupazioni circolanti tra gli esperti sulla situazione e sulle prospettive dell’evoluzione del conflitto russo-ucraino. Viene confermata la linea che abbiamo suggerito in queste settimane e viene smentita in modo clamoroso la narrazione che, per esempio, Antonio Tajani ha dato agli italiani, a partire dalle indicazioni di Emmanuel Macron sulla ipotesi di una partecipazione francese ed europea alla difesa di Kiev. (Italia Oggi)