Vaccini a domicilio, la corsa contro il tempo dei medici per salvare gli invisibili a Napoli

LaPresse SALUTE

“E’ una corsa contro il tempo e contro il virus – afferma Tommasielli – perché quando un nostro paziente non ce la fa ci sentiamo un po’ responsabili, ci chiediamo se si poteva fare anche qualche vaccino in più, magari di notte.

Io faccio tutte quello che posso ma sento la responsabilità sociale del mio ruolo”

Il medico Pina Tommasielli: "Quando un nostro paziente non ce la fa ci sentiamo un po' responsabili". (LaPresse)

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Nonostante il contagio ‘zero’ registrato l’anno scorso nella primissima ondata del virus, Sperlonga da fine autunno ha iniziato a registrare la presenza del virus nel Borgo. Ma una cosa va sottolineata con forza: l’azione silenziosa e sottotraccia, importantissima e preziosa, dei medici di base locali e dei volontari. (IlFaroOnline.it)

Leggi su corriereadriatico (Di domenica 4 aprile 2021) PESARO -l'deidi base per la somministrazione deialdei loro pazienti che sono appartenenti a determinate fasce o categorie fragili, ma non mancano le . (Zazoom Blog)

di Davide Zicchinella*- Credevo di non farcela ad esserci ieri, a dare una mano al medico curante del paese, il caro Costantino Marcello Laface . *medico e sindaco di Sellia (Calabria 7)

E’ stata una mattina ricca di speranza quella trascorsa ieri all’ambulatorio di piazza Ponchielli a Grosseto. Andrea Salvetti e Giuseppe Virgili, due medici di famiglia, hanno infatti trascorso la mattina a completare le vaccinazioni con il siero Pfizer per i pazienti ultraottantenni (LA NAZIONE)

"Per due giorni su tre il sistema informatizzato si è fermato: i cittadini cercavano di prenotare il tampone e risultava tutto esaurito, ma non era così di Manuela Plastina "La vaccinazione da parte dei medici di famiglia è un successo: solo noi possiamo intercettare i bisogni dei pazienti". (LA NAZIONE)

resce l'adesione dei medici di base per la somministrazione dei vaccini al domicilio dei loro pazienti che sono appartenenti a determinate fasce o categorie fragili, ma non mancano le difficoltà, i timori senza un adeguato scudo penale e le critiche a un possibile accordo per l'inoculazione delle dosi nelle farmacie. (Corriere Adriatico)