Pnrr, 'Sicilia penultima sui finanziamenti al Sud'. I dati Cgil

FocuSicilia INTERNO

Sulla spesa pro-capite degli investimenti del Pnrr la Sicilia è la “cenerentola” d’Italia, classificandosi appena penultima (dati 2023 di Bankitalia) tra le otto regioni meridionali: sono i numeri diffusi da Cgil Sicilia, che cita l’audizione del docente universitario Gianfranco Viesti alla Commissione bilancio della Camera dei deputati. Male gli investimenti in istruzione con 257 euro pro-capite di stanziamenti (623 euro al Molise, 439 a Calabria e Abruzzo, per fare due esempi). (FocuSicilia)

Su altri media

ricerca per importante azienda cliente operante nel settore della metalmeccanica – consolidata esperienza nella mansione di tornitore cnc; (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Lo dicono i consiglieri regionali reggiani Ottavia Soncini, Stefania Bondavalli, Andrea Costa e Federico Amico. Tagli alla sanità: a rischio i fondi per il Sant' Anna (Redacon)

“C’è preoccupazione per i contenuti del decreto legge 19/2024 che sottrae alle Regioni risorse preziose destinate a investimenti strategici in ambito sanitario”. Per la Regione Emilia-Romagna, Donini ha parlato di risorse, precedentemente assegnate e poi sottratte, pari a oltre 98 milioni di euro. (ravennanotizie.it)

Il vicepresidente della Commissione Sanità e segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi, ha preso posizione riguardo al silenzio del presidente Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi in merito alle conseguenze dei tagli decisi dal governo Meloni rispetto alle risorse destinate alla Sanità nel Pnrr sul Piemonte. (LaGuida.it)

Sono giorni decisivi per il futuro della sanità calabrese. Il gruppo di Forza Italia alla Camera, su input del governatore Roberto Occhiuto , ha presentato alcuni emendamenti all’ultimo decreto legge varato a Palazzo Chigi in tema di gestione del Pnrr. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Minaccia le dimissioni contro il «suo» governo ed è la prima crisi tra un presidente di centrodestra di una Regione e il governo di Giorgia Meloni. Casus belli sono i tagli alla sanità e più in generale una politica che sarebbe antimeridionalista da parte dell’esecutivo. (Italia Oggi)