L'Ue approva il diritto alla riparazione, cosa è e come funziona

L'Ue approva il diritto alla riparazione, cosa è e come funziona
ilGiornale.it ECONOMIA

Via libera al “diritto alla riparazione”, ma di che cosa si tratta? Il Parlamento europeo ha definitivamente adottato, con una maggioranza di 584 voti favorevoli, 3 contrari e 14 astensioni, la direttiva relativa al "diritto alla riparazione", che spiega gli obblighi dei produttori riguardo alla riparazione dei beni. Avevamo già parlato della misura quando ancora era solo un'ipotesi. Questa novità ha l’obiettivo di incentivare i consumatori nel far durare maggiormente i prodotti provvedendo ad aggiustarli in ottica sostenibile. (ilGiornale.it)

Su altri giornali

Le norme, passate con 584 voti favorevoli, 3 contrari e 14 astensioni, forniscono chiarimenti sull’obbligo per i fabbricanti di riparare i beni e incoraggiano i consumatori a prolungare il ciclo di vita di un prodotto attraverso la sua riparazione. (Il Fatto Quotidiano)

Sebbene diverse aziende tech abbiano migliorato la riparabilità dei propri prodotti negli ultimi anni, queste norme puntano a uniformare il settore e facilitare le riparazioni da parte degli utenti. (Tech Princess)

Nella stessa seduta, è stato approvato anche il testo dell'Ecodesign: due passi in avanti verso la realizzazione del Green Deal, il pacchetto di iniziative strategiche con cui l'Unione europea vuole rendere la nostra società e la nostra economia più sostenibile a livello ambientale. (Corriere della Sera)

La svolta dell'Europa è un diritto riparare lavatrici, tv e telefoni (a costi ragionevoli)

“Costa più ripararlo che comprarne uno nuovo”. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase o la abbiamo pronunciata noi stessi? Ovviamente faccio riferimento a beni di consumo, di solito elettronici, per i quali è scaduto il periodo di garanzia. (Il Fatto Quotidiano)

Manca ancora il passaggio normale al Consiglio europeo ma il provvedimento è pronto a diventare legge. Sono inclusi nel provvedimento molti oggetti quotidiani: lavatrici, lavastoviglie, televisori, smartphone (Sky Tg24 )

Ecco, si spera, tra un paio d’anni, che la rassegnata battuta venga sostituita con «aggiustiamolo che ci conviene». Alzi la mano chi non ha mai buttato un televisore, una lavatrice o un telefonino non funzionante perché «tanto ci costa di più a ripararlo». (ilGiornale.it)