Vaiolo delle scimmie, primo caso in Emilia Romagna

il Resto del Carlino SALUTE

Gli studi medici. Duecento casi nel mondo. Al 25 maggio il totale dei casi di vaiolo delle scimmie confermati nel mondo supera quota 200.

Secondo gli ultimi dati diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, a quella data risultavano 219 casi confermati

E il primo caso è stato riscontrato anche in Emilia Romagna.

Bologna, 26 maggio 2022 - Continuano a crescere i casi di vaiolo delle scimmie in Italia, che si aggirano intorno alla decina anche se un conto ufficiale non è ancora disponibile. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre fonti

E' arrivato anche il città il vaiolo delle scimmie, che in questi ultimi giorni via via sta prendendo piede anche nel BelPaese, importato dall'estero. La malattia, denominata vaiolo delle scimmie, è una malattia infettiva piuttosto rara nell’uomo, ma già conosciuta e diffusa in Africa (BolognaToday)

Per la prevenzione, dice ancora, bisogna “evitare il contatto stretto con soggetti ai quali è stata diagnosticata la malattia” Così la dottoressa Tiziana Lazzorotto, direttrice dell’unità di microbiologia del policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, parlando del vaiolo delle scimmie in un video-spiegazione dopo i casi confermati in Italia (Il Fatto Quotidiano)

Vaccini e quarantena: la circolare del ministero Come contrastare il contagio? Inoltre il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. (il Resto del Carlino)

"Il vaiolo delle scimmie - spiega la Fimmg Lazio - è una patologia che decorre in 1-2 settimane con caratteristiche simili a quelle della varicella ed è importante fare una diagnosi differenziale. (Quotidiano Sanità)

Cosa sappiamo finora sul vaiolo delle scimmie: contagi in Italia e nel mondo, decessi e sintomi Aggiornamenti sul vaiolo delle scimmie in Italia e nel mondo: sale il numero dei casi, ma secondo l’Ecdc “non ci sono stati morti. (Fanpage.it)

A fare chiarezza è Giovanni Di Perri, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Amedeo di Savoia. "La malattia di per sé, come malattia esportata, nei paesi occidentali non ha mai determinato un decesso. (TargatoCn.it)