E-commerce: non è un calo, ma una normalizzazione

Punto Informatico ECONOMIA

L'e-commerce scende, insomma, ma non è per forza una cattiva notizia, anzi: un mercato normalizzato è un mercato sano

Il calo del 3,7% del mondo e-commerce, infatti, sembra essere frutto di una mera normalizzazione dopo che il 2020 (con l'Italia in lockdown) si era registrato un autentico boom di acquisti online.

I dati ISTAT pubblicati in queste ore (pdf) potrebbero trarre in inganno con un dato che per certi versi potrebbe sembrare cacofonico. (Punto Informatico)

Ne parlano anche altre testate

A ottobre 2021 l’Istat stima una moderata crescita congiunturale per le vendite al dettaglio (+0,1 per cento in valore e +0,2 per cento in volume). A determinare il segno positivo sono le vendite dei beni non alimentari (+0,3 per cento in valore e +0,4 per cento in volume) mentre quelle dei beni alimentari sono in calo (-0,1 per cento in valore e -0,2 per cento in volume). (FashionUnited)

Come quantità della merce acquistata, la crescita mensile è stata dello 0,2%, quella annuale del 2,8%. «La crescita è infatti do-vuta soprattutto al comparto non alimentare, che sta ancora recuperando sul crollo dello scorso anno – sottolinea l’Ufficio economico di Confesercenti-. (codacons.it)

Si tratta tuttavia di un risultato spiegato anche dal livello eccezionalmente elevato di ottobre 2020, sottolineano gli analisti. Più cauta invece Confcommercio che osserva come le vendite siano state meno brillanti di prima ma dice che per capire il vero trend bisognerà comunque attendere qualche mese (codacons.it)

Su base tendenziale, a ottobre 2021, le vendite al dettaglio aumentano del 3,7% in valore e del 2,8% in volume Nel trimestre agosto-ottobre 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,4% in valore e dell’1,0% in volume. (Quotidiano di Ragusa)

– Le vendite al dettaglio crescono di nuovo a ottobre e ancora una volta tornano su livelli pre pandemia. Sempre un po’ in controtendenza rispetto a prima è da rilevare, inoltre, anche il buon andamento dei negozi di quartiere a scapito di supermercati e grande distribuzione. (la voce d'italia)

Nel congiunturale a determinare il segno positivo sono le vendite dei beni non alimentari (+0,3% in valore e +0,4% in volume) mentre quelle dei beni alimentari sono in calo (-0,1% in valore e -0,2% in volume). (Fortune Italia)