Berlusconi dopo il coronavirus: «Ero in angoscia per i figli. Oggi sono spossato ma sereno

Corriere della Sera INTERNO

Il suo medico personale Alberto Zangrillo si è distinto per delle dichiarazioni ottimistiche sul virus nei mesi scorsi: lo ha rimproverato?

Presidente quali sono stati i momenti più duri del ricovero, cosa ha subito, cosa ha pensato rispetto alla sua vita?

Lei stesso ha detto che ha ricevuto tanto affetto e tanti messaggi, politici e non: quale è stato il più bello?

Per questo mi sento vicino al dolore di tante famiglie che, come la mia, sono state provate da questo terribile morbo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma ho superato anche questa difficile prova, e questo mi rende sereno” – ESCLUSIVE | VIDEO 1 | VIDEO 2 | VIDEO 3 | VIDEO 4. Silvio Berlusconi scarica Francesca Pascale a mezzo stampa. (OGGI)

E così il Professor Alberto Zangrillo, che ha curato lo stesso Berlusconi al San Raffaele di Milano ha svelato in una lunga intervista ai microfoni de “Il Corriere della Sera”: “Era molto preoccupato, ha sempre avuto la percezione che l’infezione potesse sfuggire di mano”. (ViaggiNews.com)

Ancora di più mi sento vicino a chi ha perso una persona cara”. (ITALPRESS) – “Mi sento molto stanco, spossato. (TuttOggi)

Le scuole dovevano riaprire, questo è evidente, ma in condizioni di sicurezza, che oggi obiettivamente non ci sono». È questo il consiglio che rivolgo a tutti gli ammalati: non lasciatevi andare, non perdete mai la speranza di guarire. (IlNapolista)

Quanto al caso di Berlusconi, il medico ha affermato: «Io ho sempre dolorosamente in mente l’evoluzione dei quadri clinici di marzo e aprile. Un individuo di quasi 84 anni con una carica virale elevatissima: quello che ti aspetti è un quadro clinico che può evolvere in modo negativo. (Silenzi e Falsità)

Così Silvio Berlusconi al «Corriere della sera» sul percorso che ha fatto dopo aver contratto il coronavirus. Questa è la caratteristica del coronavirus; mi sento vicino al dolore di tante famiglie che, come la mia, sono state provate da questo terribile morbo. (Corriere del Ticino)