«Non scorderò mai le sirene nel silenzio» Gasperini: dall'euforia al clima di guerra

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Non abbiamo mai avuto mezzi per grandi investimenti, quindi abbiamo dovuto trovare giovani in giro per l’Europa che avessero la stessa filosofia.

«Non scorderò mai le sirene nel silenzio». Gasperini: dall’euforia al clima di guerra Il tecnico dell’Atalanta ripercorre in una lunga intervista al Guardian gli oltre due mesi che hanno sconvolto Bergamo, dalla gioia di Valencia alle sirene nel silenzio della città. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altri media

E' successo tutto in fretta, a Valencia poi trovammo una città in festa e piena di gente in strada. I lupi successivi sono i più forti, sono quelli che devono proteggere tutti se vengono attaccati. (AreaNapoli.it)

Quando ha iniziato a lavorare a livello alto è diventato uno dei migliori d’Europa. Ha perso tanto tempo perché allenarsi bene ti fa diventare un campione: il Papu ha sempre avuto tutto per essere un fuoriclasse”. (Calciomercato.com)

Questi giocatori hanno un grande legame con Bergamo: con la città e con i tifosi. Quando siamo tornati a casa, ci siamo resi conto di quanto fosse cambiata la città in soli due giorni. (la Repubblica)

È stato un momento molto difficile della mia carriera e vedere come un manager straordinario come Guardiola mi sia stato vicino in quel momento, ti dice il tipo di persona che è. Il racconto della favola Atalanta, ma anche del dramma vissuto dalla città di Bergamo per l'esplosione dell'epidemia di Covid-19 che ha falcidiato la città lombarda. (Fcinternews.it)

Gian Piero Gasperini si è confessato in un'intervista al 'The Guardian', parlando soprattutto dei suoi metodi in allenamento e di alcune dinamiche molto interessanti dello spogliatoio dell'Atalanta. Si parte proprio dai famosi 'terribili' allenamenti di Gian Piero Gasperini, che però secondo l'allenatore della Dea sono la chiave di tutti i suoi successi. (Yahoo Eurosport IT)

Il tecnico ricorda i momenti più bui di Bergamo, la pandemia, il dramma e il lutto di una città. Quelli in primo piano impostano il ritmo, quelli in fondo sono i più forti e quelli al centro vivono protetti dagli altri. (Tiscali.it)