Apple offrirà gli iPhone XR come apparecchi sostitutivi

Come riporta MacRumors, questa novità sarà attiva negli Stati Uniti e in diversi altri paesi.

Apple ricorda che gli utenti devono restituire l’iPhone in prestito entro 14 giorni dalla data di notifica dell’avvenuta riparazione del loro iPhone

A partire da questa settimana, gli Apple Store e i fornitori di servizi autorizzati Apple potranno offrire ai clienti un iPhone XR come apparecchio sostitutivo durante le riparazioni che richiedono più tempo. (iPhone Italia)

Ne parlano anche altri media

Per il rilevamento di incidenti, iPhone ed Apple Watch utilizzeranno i dati incrociati rilevati dai vari sensori di movimento di cui sono dotati, tra cui l'accelerometro e il giroscopio, misurando gli arresti causati da impatti improvvisi. (HDmotori)

iPhone 14 ed Apple Watch Series 8 potrebbero implementare un nuovo sistema di rilevamento degli incidenti stradali. Sulla scia del successo di questi due sistemi, Apple avrebbe deciso di svilupparne un terzo relativo proprio alla prevenzione degli incidenti stradali. (Tom's Hardware Italia)

Un equilibrio delicato, fatto da una parte di annunci pubblicitari mirati e dall’altra di “schermi protettivi” per i dati sensibili degli utenti. A causa delle nuove regole sulla privacy che Apple ha deciso di applicare ai suoi nuovi iPhone, che hanno generato una perdita nei ricavi di social come Facebook, Snapchat, Twitter e Youtube per quasi 10 miliardi di dollari. (Computer Magazine)

Chi, invece, le possiede può sfruttare servizi come OnStar di General Motors, Starlink di Subaru o UConnect di Fiat Chrysler. Non solo, se i dispositivi riconoscessero l’effettiva situazione di pericolo dovrebbero chiamare automaticamente i soccorsi. (Corriere della Sera)

Apple ha avvertito che tutti i suoi prodotti dovranno affrontare notevoli vincoli di fornitura durante il trimestre dello shopping natalizio, inclusi iPhone 13, iPad e Mac. La fornitura di iPhone 13 (e non solo) è a rischio. (Telefonino.net)

Apple ha lanciato ad aprile il sistema ATT (App Tracking Transparency) che permette agli utenti di rifiutare il tracciamento delle proprie attività. Questo perché l'app è pressoché totalmente utilizzata da smartphone (contrariamente all'ampio utilizzo di Facebook, YouTube e Twitter via desktop) (il Giornale)