Covid, Iss: “Verso il picco della quarta ondata, in crescita Rt e accessi terapie intensive”

Campanianotizie ESTERI

Questi i primi dati del monitoraggio Iss-ministero della Salute sotto l’esame della Cabina di regia, che dà però conto della battuta d’arresto dell’Rt ospedaliero (da 1,3 a 1,2) e però di un ulteriore aumento del tasso di occupazione dei posti letto in area medica, pari a 27,6% da 21,6%, e in terapia intensiva, che arriva a 17,5% (da 15,4%).

Secondo l’Iss (Istituto Superiore di Sanità), l’epidemia in Italia arriva questa settimana (periodo 7-13 gennaio) a sfiorare i 2mila casi per 100mila abitanti (per la precisione 1.988 casix100mila), mentre anche l’Rt medio sui sintomatici cresce ancora nel periodo 22 dicembre-4 gennaio arrivando a 1,56 da 1,43 della rilevazione precedente. (Campanianotizie)

Su altre fonti

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 21,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 gennaio). (agenzia giornalistica opinione)

Emerge secondo quanto si apprende dalla scheda sugli indicatori decisionali (incidenza e occupazione ospedali) che accompagna il monitoraggio settimanale Iss-ministero La Valle d'Aosta registra questa settimana l'incidenza più alta di casi Covid-19, toccando il valore di 3087,3 casi per 100mila abitanti. (Sky Tg24)

"Nel periodo 22 dicembre 2021- 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,56, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica". (SassariNotizie.com)

In questa ultima settinana sono raddoppiati inoltre i casi non legati a precedenti catene di trasmissione. La nuova ondata di contagi sarebbe appunto provocata dalla nuova variante del Covid-19, la Omicron, identificata nel novembre scorso in Sudafrica (Fidelity News)

0 shares Facebook. Twitter. LinkedIn. Pubblicati i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio contro il 21,6% del 6 gennaio) (Tu News 24)

Le condizioni devono essere due: avere una malattia respiratoria o una sindrome influenzale e, sottolineo e, essere positivo ad un tampone. E, di conseguenza, molte regioni si avviano verso la zona arancione entro fine mese". (Finanza Repubblica)