La costola intollerante delle università | Liberi oltre le illusioni

Liberi oltre le illusioni INTERNO

Foto dell'autore Approfitto del più recente avvenimento accaduto alla mia università, l’occupazione del rettorato della Federico II di Napoli, per provare almeno a sfiorare un problema più ampio: l’estremizzazione fanatica e intollerante di una parte del mondo studentesco, in particolar modo all’interno delle facoltà umanistiche. Qualche settimana fa, sempre alla Federico II, al grido delle solite rimasticate parole d’ordine – accuse a destra e manca di «sionismo», diventato oggigiorno epiteto infame, e di «genocidio» – una barricadera minoranza di miei colleghi o sedicenti tali era riuscita ad imporre la propria volontà su quella di tutti gli altri, rettore incluso, facendo annullare un dibattito sul “Ruolo della cultura nel contesto del Mediterraneo conteso”. (Liberi oltre le illusioni)

Ne parlano anche altre testate

Di Nathan Greppi (Mosaico-cem.it)

Chi non si fa intimidire dagli studenti pro-Palestina che da mesi impongono scelte al Senato Accademico (vedi Torino) o impediscono ai giornalisti di parlare (vedi Napoli). Chi non boicotta Israele. (Nicola Porro)

Si tratta dell'ultimo atto della protesta dei collettivi studenteschi, che si unisce al presidio indetto sempre da diversi universitari lo scorso 9 aprile 2024 contro gli accordi di cooperazione dell'ateneo padovano con quelli israeliani. (Prima Padova)

“Sogni che meritano di volare”, le borse di studio sono state offerte grazie all’accordo fra GESAC, Federico II e Comunità di Sant’Egidio (Impresa Italiana)

Nonostante il bando di quest’anno per la cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) sia ormai scaduto, proseguono e si allargano le proteste di studenti e docenti universitari che chiedono ai propri atenei di avviare diverse forme di boicottaggio accademico. (Il Fatto Quotidiano)

"Non c'è nessun boicottaggio da parte degli atenei italiani nei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane. Nessun ateneo ha mai votato per il boicottaggio della collaborazione scientifica, solo alcuni Senati accademici per la sospensione di singoli bandi. (l'Adige)