L'omicidio del gioielliere a Sanremo: Amoretti ha portato in casa il suo killer

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Una volta a casa, secondo le testimonianze dei vicini, i due hanno litigato e l'astigiano - che ha poi confessato - ha sfondato la testa di Amoretti con la mazzetta da edile.

L'omicidio del gioielliere a Sanremo: Amoretti ha portato in casa il suo killer Sottoposti a fermo, a diverso titolo, per omicidio volontario due astigiani residenti a Nizza Monferrato.

Poi è uscito di casa, ha raggiunto l'amico alla stazione e insieme sono tornati a Nizza Monferrato. (Rai News)

Su altre fonti

era stato arrestato con l'accusa di essere stato il basista di una rapina. “Massacrato di botte, fino a ucciderlo”. Ieri il cadavere era stato trovato nel suo appartamento, e dai segni sul corpo era subito risultato evidentemente che fosse stato picchiato. (Il Fatto Quotidiano)

E’ stato individuato grazie alle telecamere ed al lavoro di ricostruzione degli inquirenti ed alla fine ha confessato il suo crimine. L’uomo è stato arrestato, dopo un’indagine lampo della polizia coordinata dal il sostituto procuratore Francesca Bugané Pedretti, durante la notte scorsa, nella cittadina piemontese, a meno di 24 ore dal delitto. (ATNews)

Si attende un comunicato ufficiale dalla Polizia di Sanremo in mattinata. Tutto è stato imbustato e repertato dalla Polizia Scientifica. (La Nuova Provincia - Asti)

Sanremo, ex orefice 76enne massacrato di botte e ucciso: ebbe problemi con la giustizia. Uno dei due, 63 anni, avrebbe confessato l'omicidio compiuto assieme al complice di 50 anni. (Il Messaggero)

Meno di 24 ore per dare un nome all'assassino di Luciano Amoretti, ex gioielliere di Sanremo ucciso a martellate nella notte tra sabato e domenica. Abbiamo dato una risposta di compattezza, una Squadra Mobile che ha lavorato in sinergia con il commissariato, con un’altra Squadra Mobile che ha eseguito i provvedimenti di fermo e una Procura che non ci ha mai lasciato soli. (SanremoNews.it)

E’ stato lo stesso 63enne ad indicare alla polizia dove andare a cercare: sulle sponde del Belbo, nel tratto in cui attraversa Nizza subito dopo il “ponte gobbo”. Rintracciati grazie alle telecamere. A loro i poliziotti sono risaliti grazie ad un avanzato sistema di videosorveglianza installato nella zona in cui si è consumato l’omicidio. (La Nuova Provincia - Asti)