Il duplice omicidio di Acireale, fermato un proprietario terriero

Giornale di Sicilia INTERNO

Secondo l’accusa, sarebbe stato lui a esplodere diversi colpi di arma da fuoco contro Vito Cunsolo, 29 anni, e Virgilio Cunsolo Terrano, di 30, uccidendoli sul posto del loro ritrovamento.

Durante la notte i carabinieri hanno sentito familiari, amici e conoscenti delle due vittime, che sarebbero parenti tra loro, per ricostruire la loro personalità e le loro frequentazioni.

Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è i due siano stati sorpresi a rubare dei limoni. (Giornale di Sicilia)

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Vito e Virgilio Cristian Cunsolo, dopo essere stati uccisi, sarebbero stati trascinati e successivamente con l'uso di un carrello abbandonati in un terreno adiacente per poi coprirli con alcuni teloni in plastica. (MeridioNews - Edizione Catania)

Ha poi confessato di aver successivamente trasportato i due corpi nel luogo del rinvenimento mediante l’utilizzo di una carriola adibita al trasporto dei limoni Una pistola semiautomatica marca “browning” calibro 7.65, regolarmente detenuta che aveva nascosto nella campagna sotto una palma nana. (CataniaToday)

A cercare Cunsolo e Cunsolo Terrano erano stati alcuni familiari, visto che il giorno prima non erano rientrati a casa. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori e’ i due siano stati sorpresi a rubare dei limoni. (il Fatto Nisseno)

Il proprietario del terreno con annessa masseria dove sono stati uccisi Vito Cunsolo Terranova e Virgilio Cristian Cunsolo, di 29 e 30 anni, ha confessato di essere responsabile del duplice delitto. Un'ipotesi, quest'ultima, che dai familiari è stata messa in dubbio, per l'età dell'uomo - oltre la settantina - e per la prestanza delle due vittime (MeridioNews - Edizione Catania)

L’omicida, sentito dal magistrato presso la Compagnia carabinieri di Acireale, ha poi in modo formale, in sede di interrogatorio, ammesso le proprie responsabilità, fornendo dettagli della vicenda e precisando di avere agito la scorsa notte intorno alle 3 quando, svegliato all’improvviso dalla presenza in casa dei due uomini, gli stessi che alcuni giorni prima l’avrebbero minacciato e invitato ad abbandonare la proprietà. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

L'uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità, motivando il gesto con l'esasperazione per il continuo ripetersi dei furti di limoni nel suo agrumeto. Durante la notte i carabinieri hanno sentito familiari, amici e conoscenti delle due vittime, che sarebbero parenti tra loro, per ricostruire la loro personalità e le loro frequentazioni. (RagusaNews)