Superbonus 110%, rincari alle stelle per le materie prime e la Cna lancia l'allarme: "Si vanifica la misura"

ChietiToday ECONOMIA

Secondo l'associazione di categoria, i prezzi delle materie prime alle stelle rischiano di provocare un effetto negativo sugli interventi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare previsti dal Superbonus 110%, proprio mentre si chiede alla politica di prorogare a tutto il 2023 la misura, si lavora a smussare gli aspetti più problematici e a snellire gli eccessivi vincoli burocratici che la accompagnano. (ChietiToday)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In questi settori operano 621.000 piccole imprese con 1.893.000 addetti, con una elevata presenza dell'artigianato, pari a 435.000 imprese che danno lavoro a 1.047.000 addetti. Secondo Confartigianato i rincari maggiori si registrano per i metalli di base con +65,7% tra marzo 2020 e marzo 2021. (Italia Oggi)

Come Federazione Legno Arredo chiediamo al Governo di intervenire subito per calmierare questa bolla e alle imprese di prestare molta attenzione agli aspetti contrattuali” In questi settori operano 621.000 piccole imprese con 1.893.000 addetti, con una elevata presenza dell’artigianato, pari a 435.000 imprese che danno lavoro a 1.047.000 addetti. (Edilportale.com)

Servono azioni immediate nel settore delle materie prime: è la richiesta di Confapi che ha inviato una lettera al governo. La penuria fa "aumentare i prezzi", un elemento che "le autorità devono prendere in considerazione" (La Repubblica)

Una esagerazione? L'allarme è stato lanciato dalla Cna costruzioni Abruzzo, in base ad un'indagine condotta dal centro studi nazionale della confederazione artigiana, dove emergono numeri allarmanti sul fronte dei rincari per le materie prime necessarie ai lavori. (IlPescara)

L'ansia delle filiere: "Non possiamo scaricare i rincari sui clienti e programmare le consegne" Ma il problema dei costi è diventato un vero e proprio allarme per la scarsità dei materiali che minaccia le ìlinee produttive. (la Repubblica)

Alla polverosa realtà dei metalli e delle materie prime che non si estraggono come un bitcoin. E ora ne paghiamo le conseguenze con la carenza fisica, non solo di materie prime e metalli ma anche di prodotti intermedi (Corriere della Sera)