L’inflazione rallenta in Italia: a gennaio al +10,1%, ai massimi dal settembre 1984

Wall Street Italia ECONOMIA

Si attenua l’inflazione in Italia e secondo le stime preliminari dell’Istat a gennaio si attesta a +10,1%, livello che non si registrava da settembre 1984, quando il NIC fece segnare la medesima variazione tendenziale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, su base mensile registra un aumento dello 0,2% su base mensile. Il rallentamento è spiegato in primo luogo dall’inversione di tendenza dei beni energetici regolamentati (-10,9% su base annua). (Wall Street Italia)

La notizia riportata su altre testate

Ad avere contribuito in misura determinante alla forte discesa è stata la crescita dei prezzi energetici del 17,2% contro il 25,5% di dicembre. Era il dato macroeconomico più atteso dagli analisti dopo quello sul PIL. (InvestireOggi.it)

1' DI LETTURA Rallenta anche il carrello della spesa, con un +12,2% dal +12,6% del mese precedente. (Livesicilia.it)

L’inflazione rallenta nel mese di gennaio. Bollette della luce, nel 2022 gli italiani hanno speso il 108% in più: per quattro su dieci un costo insostenibile Carrello della spesa in frenata Rallenta anche la corsa al rialzo del carrello della spesa, con un +12,2% dal +12,6% del mese precedente. (leggo.it)

A gennaio 2023 il tasso di inflazione si attesta al +10,1% su base annua, livello che non si registrava da settembre 1984. (Valledaostaglocal.it)

L’inflazione è in calo: ad affermarlo, seppure con un certo margine di cautela, è l’Istat. abr/gsl/] (Tiscali Notizie)

Il rallentamento dell'inflazione è spiegato in primo luogo dall'inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-10,9% su base annua). Rimangono tuttavia diffuse le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, quali gli alimentari lavorati, gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell'abitazione, che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo. (Libero Tv )