Corte Appello ribalta sentenza e assolve Saipem, Eni e manager per caso “tangenti Algeria”

QuiFinanza ECONOMIA

La Corte d’Appello di Milano ha ribaltato la sentenza di primo grado di giudizio ed assolto tutti i 10 imputati dall’accusa di corruzione internazionale per i fatti collegati ad alcune commesse risalenti al 2010.

La revoca delle condanne è avvenuta con la formula “perché il fatto non sussiste” ed è stata accompagnata anche dalla revoca della confisca dei 197 milioni ai danni di Saipem.

Erano poi stati condannati l’ex-braccio destro del ministro per l’energia algerino, Farid Nourredine Bedjaoui (5 anni e 5 mesi), il suo stretto collaboratore Samyr Ouraied (4 anni e 1 mese) ed Omar Habour a (4 anni e 1 mese), coinvolto nel riciclaggio della presunta tangente. (QuiFinanza)

Su altre fonti

La tangente da 197 milioni non è, dunque, mai esistita. Oltre al numero uno di via Aldo Rossi è stato assolto anche l’azienda italiana. (Il Milanista)

I giudici hanno infine revocato la confisca da 197 milioni stabilita nel primo grado di giudizio nei confronti del gruppo Saipem. Così l’avvocato Enrico De Castiglione, difensore dell’ex-presidente del gruppo Eni e attuale numero uno del Milan Paolo Scaroni, ha commentato la sentenza. (askanews)

Il Tribunale di Milano aveva condannato la società al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro ed alla confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate. (QuiFinanza)

”È un teorema inconsistente che hanno portato avanti - hanno spiegato il professor Alberto Alessandri e l’avvocato Francesca Carangelo - e che ora è stato smontato”. di Eni, Paolo Scaroni, attuale presidente del Milan, e la compagnia petrolifera italiana nel processo con al centro il caso Saipem-Algeria su una presunta maxi tangente algerina da 197 milioni di dollari. (L'HuffPost)

Il Tribunale di Milano aveva condannato la società al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro ed alla confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate. (Teleborsa)

"E' una sentenza storica", ha detto l'avvocato Enrico Giarda, legale di Saipem. Assolti anche tutti gli altri imputati nel procedimento di secondo grado, inclusi i manager di Saipem e la stessa partecipata. (La Gazzetta del Mezzogiorno)