L'Italia è prima per evasione dell'Iva. La rabbia di Meloni: «Non possono certo dire che è colpa nostra»

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«Non possono certo dire che pure questo è colpa nostra». Nel virgolettato riportato oggi in un retroscena da La Stampa la premier Giorgia Meloni sembra piuttosto nervosa. La pietra dello scandalo è il report della Commissione Europea sull’evasione dell’Imposta sul Valore Aggiunto (Iva) in Europa. Che assegna all’Italia il primato nel Vecchio Continente con 26,2 miliardi finiti nel buco nero della mancata riscossione. (Open)

Su altri media

Ecco la proposta UE per uno standard, comune in tutto il Vecchio Continente, per la comunicazione delle forniture transfrontaliere in tempo reale. Con tanto di obbligo di fatturazione elettronica sul commercio intra-UE. (Proiezioni di borsa)

Questa è quanto messo nero su bianco dalla Commissione Europea nel “Vat gap in the EU” 2022, report pubblicato annualmente che analizza l'andamento del tax gap dell'imposta sul valore aggiunto, ovvero la stima dell'evasione Iva, riscontrata nei paese UE. (Italia Oggi)

È quanto emerge dal rapporto annuale sull’Iva redatto dalla Commissione Europea. Un quadro desolante davanti al quale Bruxelles rilancia l’offensiva per un sistema di raccolta più equo e capace, anche grazie alla fatturazione elettronica per le imprese, di recuperare fino a 18 miliardi di gettito Iva in più all’anno. (Wall Street Italia)

Il costo annuo per il nostro Paese è di 26,2 miliardi. «Non possono certo dire che pure questo è colpa nostra», avrebbe detto Giorgia Meloni. Gentiloni ha spiegato: «Le finanze pubbliche hanno bisogno di solide entrate fiscali». (Aduc)

E' quanto emerge dal report Tax Gap 2022 pubblicato dalla Commissione europea, che ha costituito la base per n cambio della regolamentazione europea sull'IVA.Il Tax Gap, ovvero la differenza fra le entrate IVA attese e quelle effettivamente incassate, è su un livello ancora alto di 93 miliardi in UE, pari al 9,1% del totale delle entrate IVA previste, ma registra un calo di circa 30 miliardi di euro rispetto al 2019, anno pre-pandemia. (ilmessaggero.it)

Sulla bufera Juventus Maurizio Zaccone rivela che in una chat WhatsApp c’è la prova documentata di un reato gravissimo. Maurizio Zaccone prende in riferimento una prova documentata di un reato gravissimo messa in una chat WhatsApp. (Calcio Napoli, notizie su Napolipiu.com)