Facebook e Instagram sotto inchiesta in UE: preoccupazioni in vista delle elezioni

HDblog ESTERI

Facebook e Instagram non stanno facendo abbastanza per limitare la disinformazione russa: è, questa, l'accusa rivolta a Meta dall'Unione Europea, intenzionata a capire se la moderazione messa in atto dalle due piattaforme social è sufficiente a contrastare la diffusione di fake news. Un tema in questo periodo molto sensibile, in quanto la popolazione europea è chiamata alle urne l'8 e il 9 giugno per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo (HDblog)

La notizia riportata su altri giornali

BRUXELLES- La Commissione europea ha aperto un procedimento formale per valutare se Meta, l’azienda proprietaria di Facebook e Instagram, ha violato la legge sui servizi digitali (Dsa), entrato in vigore il 17 febbraio scorso. (Dire)

La Commissione europea mette gli occhi su Meta. Ha preso il via infatti un procedimento formale per valutare se il fornitore di Facebook e Instagram possa aver violato il Digital Services Act (Dsa). (CorCom)

A poche settimane dalle elezioni europee di giugno, la Commissione ha annunciato l’apertura di un’indagine che punta a verificare se Meta abbia o meno violato i termini del Digital Services Act. Il regolamento ha come obiettivo principale quello di “prevenire le attività illegali e dannose online e la diffusione di notizie false”, oltre a garantire la sicurezza degli utenti, proteggere i diritti fondamentali e creare un contesto equo e aperto per le piattaforme. (StartupItalia)

Le accuse della Commissione europea a Meta La Commissione ha messo nel mirino Meta per tre ipotesi di reato: moderazione pubblicitaria inadeguata sfruttata per interferenze e truffe straniere; inadeguato accesso ai dati per monitorare le elezioni; strumento non conforme per segnalare contenuti illegali. (QuiFinanza)

La Commissione europea ha mosso passi formali per accertarsi se Meta, l’entità dietro i giganti dei social media Facebook e Instagram, abbia infranto le norme del Digital Services Act, una legislazione dell’Unione Europea volta a tutelare gli utenti da disinformazione e manipolazione esterna. (Borse.it)

Pubblicità ingannevole, disinformazione e fake news. L'istanza è motivata dal sospetto che il colosso digitale non abbia rispettato i requisiti per limitare la diffusione online di falsità e di notizie manipolate di provenienza straniera. (ilGiornale.it)