Ristoranti aperti la sera: la strana alleanza Salvini-Bonaccini

IL GIORNO INTERNO

Milano, 23 febbraio 2021 - La strana alleanza Salvini-Bonaccini si consuma al tavolo di un ristorante (chiuso a cena).

I ristoratori vanno sostenuti ma non resi complici dell'aumento dei contagi".

Se non c'è rischio a pranzo, non c'è rischio a cena

Attenzione, cautela, se ci sono le terapie occupate non si scherza con la salute della gente.

"Se c'è un problema a Brescia intervieni in provincia di Brescia, non fai un lockdown nazionale da Bolzano a Catania (IL GIORNO)

Ne parlano anche altre testate

“Laddove ci sono meno contagi si può avere una differenziazione. I cambi di colore delle zone Le comunicazioni sui cambi di colore delle zone, ha ribadito Bonaccini, “devono arrivare prima. (Sky Tg24 )

Fa piacere trovare consenso trasversale su una proposta di assoluto buonsenso, che salvaguardi sia il diritto alla salute che il diritto al lavoro. Non sono parole di un alleato di Centrodestra, tutt’altro, sono frasi di Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, che scioglie, quanto meno nel centrosinistra, il tabù della riapertura dei ristoranti anche a cena. (Today.it)

Bonaccini cita anche la proposta del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per riaprire dove possibile cinema e teatri e aggiunge piscine e palestre, magari "a livello individuale, non con le aggregazioni". (RiminiToday)

Proprietà o affitto - Può andare nelle seconde case soltanto il nucleo familiare della persona che dimostri di avere titolo ad abitarvi E dunque si può andare in due persone, anche con i figli minori di 14 anni, pure se la casa è abitata. (RTL 102.5)

Plaude il mondo della ristorazione riminese: "Lo chiedevamo da mesi – attacca il presidente Confcommercio, Gianni Indino –, anche alla luce del fatto che non risulta che i ristoranti siano focolai di contagio. (il Resto del Carlino)

Oltre, ovviamente, al M5s, che si ostina a rivendicare gli immaginari successi di Giuseppe Conte nel contenimento dell’epidemia. Dunque, da un lato riaperture parziali dei settori più colpiti dalla crisi, dall’altro lockdown solo chirurgici (Nicola Porro)