Dall'Ue 2 miliardi per le munizioni a Kiev: ma le forniture rischiano di arrivare tardi

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Le munizioni come i vaccini. I ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno dato il via libera al testo che permetterà l'acquisto congiunto di munizioni per rifornire l'Ucraina e ricomporre le scorte dei Paesi membri. I rappresentanti dei governi, riuniti al Consiglio Ue, hanno anche stabilito che gli Stati potranno finanziare congiuntamente le forniture di munizioni all'Ucraina per una somma fino a 2 miliardi di euro, messa a disposizione attraverso l'European Peace Facility, un meccanismo che ricorda quello usato durante la pandemia per gli acquisti Ue di vaccini. (EuropaToday)

La notizia riportata su altri giornali

Mentre la comunità internazionale è impegnata a discutere la proposta cinese per la pace in Ucraina l'Unione Europea si prepara ad inviare a Kiev un milione di munizioni entro un anno. Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Guerra in Ucraina ATTIVA GLI AGGIORNAMENTI (Fanpage)

Sul piano dell’Ue per fornire 2 miliardi di euro di munizioni all’Ucraina potrebbe non essere semplice passare dalle parole ai fatti. (Start Magazine)

L’Agenzia europea per la difesa (EDA), con sede a Bruxelles, ha annunciato lunedì che 17 Stati membri dell’UE e la Norvegia hanno firmato un accordo congiunto sull’invio comune di munizioni all’Ucraina per rafforzare la sua capacità di difesa, anche con nuovi acquisti. (Scenari Economici)

Il piano europeo per dare 2 miliardi di euro di munizioni all'Ucraina è stato approvato dal Consiglio Affari Esteri in corso a Bruxelles. (ilmessaggero.it)

"Finora 17 Stati membri e la Norvegia hanno firmato" l'accordo per acquistare congiuntamente da industrie europee e norvegesi munizioni da consegnare all'Ucraina, ma altri si uniranno in seguito. Alla fine dovrebbero esserci oltre venti Stati membri partecipanti allo schema". (Il Sole 24 ORE)

Ebs Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Agenzia Vista) Bruxelles, 20 marzo 2023 "La risposta del Consiglio è chiara, l'Ucraina può continuare a contare sull'Ue. (leggo.it)