Montenegro: vince il Movimento Pes, è ufficiale

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In Montenegro la commissione elettorale centrale ha confermato e ufficializzato in serata il successo del Movimento Europa ora (Pes) del presidente Jakov Milatovic nelle elezioni parlamentari anticipate di ieri. Un successo di cui hanno dato notizia sin da ieri sera i due maggiori istituti di ricerche demoscopiche del Paese - CeMI e Cdt. Al Pes, ha riferito la commissione, sono andati 24 seggi sul totale degli 81 del parlamento di Podgorica (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

I primi risultati preliminari delle elezioni parlamentari (anticipate) di domenica in Montenegro mostrano una vittoria di misura per il movimento europeista Europe Now! (PSE), un gruppo centrista di recente formazione che sostiene l'adesione del Montenegro all'Unione europea. (Euronews Italiano)

Dopo la presidenza della Repubblica, il partito europeista Europe Now ha conquistato anche il primo posto all’Assemblea nazionale alle elezioni anticipate di ieri (11 giugno). Bruxelles – Il Montenegro è entrato definitivamente in una nuova era politica. (EuNews)

Lo conferma la commissione elettorale Agenzia (La Sicilia)

I risultati Il risultato delle elezioni parlamentari in Montenegro, svoltesi nella giornata di domencia 11 giugno, conferma quanto previsto dai sondaggi d’opinione e premia ancora Evropa Sad. Il partito centrista del neo presidente Jakov Milatović è diventato primo partito del paese, ma i negoziati per formare una maggioranza di governo stabile si preannunciano complicati. (East Journal)

Un successo di cui hanno dato notizia sin da ieri sera i due maggiori istituti di ricerche demoscopiche del Paese - CeMI e Cdt. Al Pes, ha riferito la commissione, sono andati 24 seggi sul totale degli 81 del parlamento di Podgorica (Gazzetta di Parma)

Il Movimento Europa Ora (PES) della piccola Repubblica del Montenegro ha ottenuto il 25,6% dei voti nelle elezioni di domenica, ha dichiarato il Centro per il Monitoraggio e la Ricerca (CEMI) sulla base di una proiezione dei risultati di un campione di seggi elettorali: meno di quanto ci si aspettasse, ma comunque con numeri sufficienti per far parte di un governo di coalizione pro-Europa. (Il Riformista)