Prato, cinesi prendono a sprangate operai pachistani al presidio Sì Cobas (Video)

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Il Primato Nazionale INTERNO

Una volta scesi dai propri veicoli, i cinesi hanno iniziato a colpire i manifestanti, anche con mazze di legno.

Così un gruppo di cinesi ha assaltato un presidio indetto dal sindacato Sì Cobas a Prato, picchiando selvaggiamente i manifestanti (in prevalenza pachistani).

Il sindaco chiede l’intervento del governo. Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha condannato quanto accaduto

La ditta in questione, cliente della Texprint, è da mesi al centro delle contestazioni sindacali per il presunto sfruttamento degli operai che vi lavorano. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Anche in questo caso – come avvenuto in numerose occasioni in quella zona negli ultimi mesi - gli iscritti al sindacato Sì Cobas avevano inscenato una protesta davanti ad un pronto-moda cinese, “Dreamland” in via Galvani, una ditta cliente dell’azienda Texprint (da cui traggono origine le proteste per il presunto sfruttamento lavorativo del sindacato). (Corriere Fiorentino)

Scene gravissime di violenza quelle riprese in un video dai sindacalisti, con alcuni imprenditori orientali che piombano sugli operai e li aggrediscono con spranghe. Attorno alle 18 una decina di cittadini cinesi a bordo di due auto, secondo quanto appreso, sarebbero arrivati sul luogo della protesta e avrebbero cominciato a colpire i manifestanti pakistani. (Imola Oggi)

La città si interroga e il sindaco di Prato Matteo Biffoni condanna la vicenda: "Tutti gli episodi di violenza sono inaccettabili, chi se ne rende responsabile deve essere presto individuato e ne deve pagare le conseguenze. (LA NAZIONE)

Cinque i feriti, uno di loro in gravi condizioni. Prato, pestaggi davanti alla Dreamland, 11 ottobre 2021. Prato, 11 ottobre 2021. (Fanpage.it)

Foto Si Cobas Prato e Firenze "Il padrone con altre dieci persone sono arrivati e usciti dalle macchine con mazze, tirapugni e spranghe di ferro e hanno aggredito il picchetto dei lavoratori. (055firenze)

Succede a Prato durante una manifestazione davanti alla Dreamland, azienda a conduzione cinese dove, come denunciato dal sindacato Si Cobas, i lavoratori pachistani in sciopero sarebbero stati aggrediti senza alcun motivo (Today.it)